Vasco Rossi ricorda il papà, scomparso 41 anni fa

Le parole di Vasco Rossi nell'anniversario della scomparsa di papà Carlino

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Vasco Rossi ricorda il papà scomparso. Era il 31 ottobre 1979 quando Vasco Rossi perse suo padre. A 41 anni dalla scomparsa dell’uomo, Vasco condivide il ricordo di quella giornata da cancellare sui social.

Quel giorno a svegliarlo fu la telefonata di Ivana che lo avvisava della scomparsa di papà Carlino, Giovanni Carlo, morto giovane a causa delle precarie condizioni di salute dopo la guerra.

“Alla mattina mi ha chiamato l’Ivana: Svegliati perché papà è morto”, scrive il Blasco in un post.
“…. Mio padre si era fatto due anni di campo di concentramento tedesco. Tornò che era trentasei chili. Minato nel fisico. Sono sicuro che è morto giovane per colpa di quegli anni”, continua.

Vasco Rossi racconta di un bellissimo concerto a Trieste, al termine del quale finì in un mare di lacrime perché proprio in quella città suo padre era scomparso. Il papà di Vasco Rossi ebbe un infarto e lui andò a prenderlo proprio lì: aveva 26 anni e iniziava a muovere i primi passi, seriamente, nel mondo della musica.

Ripensando a quel giorno di fine ottobre del 1979, Vasco Rossi scrive: “Mi ricordo un bellissimo concerto a Trieste, che mi fece molto soffrire. Alla fine piansi a dirotto. Trieste è la città dove morì mio padre. Ebbe un infarto sul camion e io andai a prenderlo. Avevo ventisei anni e cominciavo a farlo sul serio questo mestiere”.

Alla città di Trieste, il Blasco è rimasto sempre un po’ legato e in concerto ci tiene particolarmente a fare bella figura con il pubblico triestino, proprio in onore di suo padre, che ha scelto Trieste per l’addio a questo mondo.

“In quel concerto a Trieste volevo fare bella figura, lo dovevo a mio padre, lo dovevo alla città che si era mobilitata per me”, racconta Vasco, sprofondato nello sconforto perché “Alla fine mi sembrò che niente fosse andato per il verso giusto e piansi”.

Pensava alla ipotetica reazione di suo padre: avrebbe voluto fare meglio. Pianse anche perché il papà lo lasciò prima di assaporare il suo successo, prima che arrivasse a calcare i grandi palchi della penisola. Quella sensazione di sgomento, mista alla rabbia, lo accompagna ancora.

“Perché per lui avrei voluto fare meglio, perché era morto prima di poter gioire del mio successo. La sua scomparsa fu la molla che mi scatenò dentro questa rabbia che ancora non riesco a domare, questo carattere ribelle. E in definitiva questa voglia di arrivare, di diventare una rockstar”.