Lo sfogo di Ghali sull’Islam: “Chi uccide non è musulmano, basta pregiudizi”

Ghali pubblica un lungo sfogo per ribadire la sua fede islamica e per invitare i suoi followers a difendersi dal terrore dei media. Ecco cosa ha scritto

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Un lungo sfogo di Ghali sull’Islam è comparso nell’ultima ora sui canali social del rapper. Da tempo è nota la fede musulmana della voce di Barcellona, e in più occasioni l’artista non ha nascosto il suo credo, una realtà che molto spesso gli ha fatto fare a pugni contro i razzisti che accorrevano – e accorrono tutt’ora – ad attaccarlo sui social.

In un lungo post Ghali Amdouni si è lasciato andare in un flusso di coscienza che possiamo sintetizzare nella frase: “Smettetela di farmi sentire sbagliato ad essere musulmano. Il focus è sull’accostamento terrorismo-Islam, alla luce delle stragi perpetrate negli ultimi anni dalle milizie dell’Isis e dai kamikaze, tristi realtà che spesso sono oggetto di campagne elettorali e discorsi che alimentano paura e odio.

“Non c’è capitolo del Corano in cui c’è scritto di uccidere. Chi uccide e chi si vendica non è musulmano. La traduzione letterale di “Islam” è “pace”. I media da sempre ci attaccano e cercano di metterci in cattiva luce per interessi economici e politici. Sono innamorato di questa religione e delle forti emozioni che regala, della scrittura e dei racconti nei suoi libri. Ho amici eritrei che mi hanno raccontato che ad Asmara, ci sono chiese a fianco a moschee e che due migliori amici di due differenti religioni vanno a pregare nello stesso orario e chi finisce prima aspetta l’altro fuori e tornano in quartiere assieme. Io credo in questo. Smettetela di farmi sentire sbagliato ad essere musulmano, non potrò cancellarlo da me ed è giusto che ognuno di noi decida per sé senza imporlo a nessuno ma bensì raccontandolo, come una provenienza, una tradizione. Diffidate da chi interpreta male, diffidate dai photoshop, diffidate dal terrore. Non abbandonate la vostra fede per paura di spaventare qualcuno che è stato lavato dalle news.
Non facciamoci influenzare da chi vuole farci passare per mostri perché siamo solo gli ennesimi a cui vogliono cancellare la storia”.

Non è un caso, del resto, se Ghali ha spesso dissato contro Matteo Salvini e tutta la Lega. Proprio al Carroccio, anche se senza menzionarlo, il rapper si riferisce quando consiglia di diffidare “da chi interpreta male”. Il terrorismo è spesso, infatti, uno strumento politico con il quale alcuni leader gettano fango sulla religione islamica e sui suoi fedeli.

Lo sfogo di Ghali sull’Islam inizia con una precisazione secondo la quale in nessun capitolo del Corano è contemplato l’omicidio dell’infedele. Il rapper punta il dito sui media che molto spesso giocano per gettare fango contro la sua religione, sui politici e su coloro che si fanno influenzare da questi ultimi e dalle notizie.

In più occasioni Ghali ha manifestato il suo credo precisando di avere assoluto rispetto per la religione cristiana. “La traduzione di ‘Islam’ è ‘pace'”, scrive il rapper per sottolineare che coloro che uccidono non sono musulmani. Il lungo sfogo di Ghali sull’Islam è stato accolto positivamente dai fan, che lo ringraziano per aver usato parole di distensione e di riflessione su un argomento che da sempre alimenta odio e divisioni.