Elisa sostiene i lavoratori della musica con 230.000 euro e conquista la stampa internazionale

L'impresa di Elisa varca i confini nazionali; qualcuno seguirà il suo esempio?

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Elisa sostiene i lavoratori della musica e devolve 230.000 euro ai musicisti e alla crew del suo recente tour di concerti, organizzato proprio per sostenere le famiglie dei lavoratori coinvolti.

L’impresa lodevole di Elisa conquista anche la stampa internazionale e la notizia giunge fino a Londra: ne parla IQ, che scrive: L’artista italiana Elisa ha raccolto 230.000 euro da un tour di otto date, organizzato a sostegno della sua band e della sua troupe”.

Elisa ha rinunciato al suo compenso e lo stesso ha fatto il suo management e l’agenzia di booking che ha organizzato gli otto concerti speciali da Elisa fortemente voluti appositamente per supportare i lavoratori coinvolti nei suoi live.

L’articolo di IQ, importante testata londinese, prosegue con i dati reali sui biglietti venduti, 11.565 in totale. Ogni biglietto ha fruttato una cifra compresa tra 34,50 euro e 69 euro, in base alla location e alla tipologia di posto scelta dai fan. La cantante ha raccolto 190.000 euro da distribuire a musicisti e troupe e ulteriori 40.000 euro da devolvere ad un fondo che sostiene altre crew del mondo della musica e dello spettacolo.

Coloro che hanno lavorato al tour di Elisa sono stati pagati il doppio, sulla base degli otto concerti effettivamente svolti dalla cantante che spera di poter donare a tutti un po’ di respiro.

“La corsa è iniziata a settembre e comprendeva otto date nelle piazze italiane che andavano da 957 a 1.988 posti. Il tour ha venduto un totale di 11.565 biglietti (€ 34,50 – € 69) e, al netto dei costi di produzione, ha raccolto € 190.000 da distribuire alla band e alla troupe di Elisa e € 40.000 destinati ad un fondo per sostenere altre crew. Elisa, il suo management e la sua agenzia italiana, Friends and Partners, hanno deciso di rinunciare ai loro compensi per pagare crew e musicisti il doppio”.

IQ ha raccolto anche alcune dichiarazioni di Elisa che ha raccontato di considerare alcuni componenti del suo staff e della sua crew come membri della sua famiglia.

“Alcuni membri del mio gruppo tecnici e musicisti, sono con me da quando ho fondato la mia band, circa 23 anni fa; sono come la mia famiglia e si sarebbero trovati in grave difficoltà se non avessi preso questa decisione. Questo è il momento in cui dobbiamo fare qualcosa e non aspettare che lo faccia qualcun altro”.