Trailer della serie Anna di Niccolò Ammaniti, metafora di un mondo cambiato dalla pandemia (video)

Il trailer della serie Anna di Niccolò Ammaniti, in arrivo su Sky nel 2021: il romanzo distopico su una pandemia diventa metafora della realtà


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In uno strano ed impressionante interscambio tra realtà e finzione, la serie Anna di Niccolò Ammaniti arriverà su Sky nel 2021 portando in scena una storia che ha tanti riferimenti all’attualità, nonostante sia stata scritta e in gran parte girata prima che il mondo affrontasse la pandemia che sta cambiando il nostro modo di vivere e pensare il futuro.

Si tratta della seconda serie di Niccolò Ammaniti per Sky, dopo il successo de Il Miracolo lo scorso anno. Le riprese, interrotte a marzo per via dell’emergenza Covid, sono ripartite in estate e sono appena terminate: paradossalmente, la serie Anna che racconta di una popolazione di bambini sopravvissuti ad un virus letale per gli adulti è stata interrotta proprio dalla pandemia di Coronavirus.

Adattamento dell’omonimo romanzo di Ammaniti, la serie Anna sembra nata in questi tempi dominati dalla paura del contagio e della malattia, mentre semmai ha anticipato dei temi che oggi sono di strettissima attualità e in cui gli spettatori potranno leggere una metafora del presente.

Presentando in anteprima esclusiva a Variety il trailer della serie, Ammaniti ha raccontato così la trama di Anna, che non è una serie su una pandemia ma piuttosto un romanzo distopico che immagina il mondo con gli occhi di bambini sopravvissuti ad un disastro sanitario di proporzioni globali. Il tutto in una Sicilia che è una sorta di continente a sé stante, in cui convivono “bellezza e bruttezza” e che diventa teatro di un’Odissea nel corso di diverse stagioni.

La storia si svolge quattro anni dopo questa sorta di apocalisse causata dall’arrivo di un virus che si ritiene abbia colpito l’intera popolazione mondiale, uccidendo gli adulti e lasciando in vita i bambini, che possono crescere fino alla pubertà, fino a quando non sviluppano diversi tipi di ormoni che attivano il virus. A quel punto moriranno rapidamente un po’ come con il COVID-19, diciamo, dopo aver sofferto di insufficienza respiratoria. Quindi la premessa è quella di narrare una strana distopia biologica, poiché non esistono razze composte solo da bambini. La domanda che mi sono posto è: ‘Immaginiamo un mondo che non è mai esistito nella storia dell’umanità: un mondo in cui ci sono solo bambini. Qual è la loro strategia di sopravvivenza. Cosa fanno? Costruisco la narrazione su questo aspetto; è quello che ho fatto con il mio libro.

La pandemia ha influito sulle riprese della serie Anna anche per quanto riguarda la quantità di episodi, passati da 8 a 6: per ridurre i tempi sul set, Ammaniti ha scelto di condensare le storie dei suoi bambini superstiti riducendo il numero di scene, senza però rinunciare a tutto quanto riteneva fosse necessario per il racconto del durante e post-pandemia. Il paradosso è che la realtà ha fatto irruzione nel mondo della finzione con gli stessi elementi protagonisti del racconto della serie, come sottolinea il regista.

Prima che il vero virus COVID-19 esplodesse, mi sono ritrovato a girare scene in cui avevo madri che dicevano cose del tipo: ‘Non posso tenere i miei figli qui perché Palermo è un focolaio; ‘Dobbiamo mantenere le distanze!’; ‘Non è più sicuro restare qui’; ‘Ci è stato detto che il virus proviene da un animale, ma in realtà è stato probabilmente prodotto dall’uomo’. Tutte dinamiche che poi ho scoperto esistere nella vita reale! 

Ecco il trailer diffuso in anteprima da Variety con le prime immagini della serie Anna, che con la voce fuori campo della protagonista introduce lo spettatore nel mondo privato degli adulti e popolato solo da bambini immaginato da Ammaniti.

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  • Ammaniti, Niccolò (Author)