Iconize confessa la finta aggressione: è colpa di internet. Peggio del suo video di scuse solo i commenti di chi, tra i suoi 600.000 e passa follower, lo giustifica. Ma la malattia mentale è un problema serio; la malattia mentale va curata, non giustificata con un: “Tranquillo, capitano a tutti momenti ‘no’ “.
Quale esempio dà Iconize ai suoi giovanissimi follower? Dopo essere stato volgarmente smascherato nel suo atto di vittimismo, Iconize appare sui social per registrare un video e scusarsi. Si sarebbe dovuto vergognare per un bel po’ prima di trovare il coraggio di parlare.
Riconosce di avere un problema, che dovrà affrontare. Per ora lo affronta spiattellando un video su internet, al quale dà la colpa del suo gesto folle. Ma la colpa, semmai, sta nel suo stesso modo di gestirsi sul web e sui social, un metodo controverso – evidentemente – che nessuno gli ha imposto.
“Quando è successo tutto quanto era un periodo per me molto buio”, spiega. “Avevo subito violenze psicologiche ed ero uscito da storie tossiche; non era un bel momento”, continua. Poi giustifica la sua lucida follia paragonandola ai momenti sbagliati di tutti e ammettendo di provare vergogna.
“Tutti abbiamo momenti sbagliati e facciamo gran caz*ate, mi vergogno di quello che ho fatto. Tutti possiamo sbagliare, siamo tutti umani. Alzi la mano chi non ha mai fatto una caz*ata in vita sua”, prosegue. Ed è proprio qui che dimostra di non aver capito niente del suo stesso gesto. Non un solo attimo di follia sconsiderata nel momento di autolesionismo quanto piuttosto un lungo periodo in cui Iconize ha sostenuto la veridicità della finta aggressione con il solo scopo, dice, di sensibilizzare alla violenza. E se non fosse stato smascherato, probabilmente non avrebbe mai riconosciuto di avere un problema serio, e grave.
Siamo tutti umani, tutti viviamo momenti difficili e tutti possiamo sbagliare ma c’è un’enorme differenza tra l’errore innocente dettato da un cuore infranto e lo squilibrio mentale. Il fatto che Iconize, come dice, non ci abbia mai lucrato non è un’attenuante: è comunque andato in televisione, da Barbara D’Urso, a raccontare la sua storia completamente inventata e a sostenerla dinanzi a milioni di spettatori.
“Mi vergogno del fatto che qualcuno possa ridicolizzare questa cosa” e ci tiene a sottolineare che non è vero che si è tirato un surgelato in faccia. “Non è vero che mi sono tirato un surgelato in faccia, quella scenetta non è assolutamente vera, so io come mi sono fatto male”, aggiunge. Poi riconosce, finalmente, di avere un problema: è stato un episodio di autolesionismo, forse uno dei tanti. E per Iconize la colpa è di internet.
La soluzione? Si prenderà una pausa perché internet è diventato una gabbia. “Internet mi ha portato a fare tale gesto”, si giustifica, ma poi riconosce di aver fatto una “cosa davvero orrenda” e chiede scusa a tutti quelli che ha preso in giro. Voleva solo sensibilizzare l’opinione pubblica al tema della violenza. Qualcuno gli dovrà spiegare che non è il modo giusto.
Iconize sta ovviamente soffrendo molto, e questo dispiace a tutti. Va aiutato, non giustificato. “Non so bene cosa farò se andrò in una clinica o andrò da uno psicologo”, conclude. L’augurio è che dopo aver riconosciuto di avere un serio problema, possa intraprendere un percorso verso la guarigione. Di salute mentale bisogna parlarne, soprattutto ai suoi 600.000 giovanissimi follower. Che non prendano esempio da lui, per carità.