La maturità di Mafia Definitive Edition, diciotto anni festeggiati come si deve

Il ritorno del capitolo originale, in salsa rivista e corretta e al passo con i tempi e con gli hardware disponibili sul mercato

Mafia Definitive Edition

INTERAZIONI: 2

I diciotto anni sono l’età della maturità, anche per Mafia Definitive Edition. È infatti dopo questo preciso lasso di tempo che il primo storico capitolo torna nuovamente agli onori della cronaca. Era il 2002 quando il gioco originale faceva capolino sugli scaffali dei negozi, nell’edizione per PC. Quella per console, PS2 e Xbox, arrivò solo due anni dopo.

Storia diversa al giorno d’oggi, con Mafia Definitive Edition che arriva in contemporanea su tutte le piattaforme per cui è stato progettato, vale a dire PS4, Xbox One e PC. Un rifacimento che rappresenta un tributo a una serie che è stata pionieristica, e che guarda con fiducia al futuro. Soltanto quattro anni fa, nel 2016, è arrivata la chiusura della trilogia con Mafia 3. E chissà che il futuro non possa riservare qualche sorpresa ai fan.

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Mafia Definitive Edition, tutto “lavoro” e poco svago

Il lavoro svolto dai ragazzi di Hangar 13 è un inchino vero e proprio a quello che è divenuto un classico dei videogiochi. Un baciamano in piena regola a Illusion Softworks, che nel 2002 si rese protagonista di una grande produzione, all’avanguardia per i sistemi dell’epoca. Erano gli anni ruggenti delle lotte a distanza con un altro grande esponente del free roaming, vale a dire GTA. Sebbene le strade si siano poi biforcate in maniera netta ed evidente, complice il super lavoro fatto nel tempo da Rockstar Games.

D’altro canto la serie prodotta da 2K non ha mai avuto ambizioni free roaming a tutto tondo. Rispetto a GTA, in Mafia The Definitive Edition si percepisce da subito la diversità di fondo del gameplay. Il girovagare per le strade della simil-Chicago digitale (Lost Heaven, l’alter ego della città americana, ndr) sono finalizzate al compimento delle missioni. Nessuna aggiunta sopravviene a stimolare l’utente, che potrà quindi scegliere di esplorare la città esclusivamente per godere degli scorci paesaggistici e niente più.

Il pentimento del picciotto

Nei panni di Tommy Angelo, ex tassista che ambisce a divenire anche ex gangster, faremo la conoscenza del sottobosco criminale statunitense degli anni ’30. Una vera e proprie epopea che ripercorre gli anni d’oro della famiglia Salieri, presso la quale Tommy prestava i propri “servizi”. Un lavoro che ora vuole lasciare senza sfruttare la buonuscita. Che, in questi contesti, viene elargita a suon di piombo caldo.

L’impegno fondamentale del protagonista è quello di fungere da accompagnatore motorizzato per i coprotagonisti, sebbene non manchino i momenti in cui sarà lo stesso Tommy a doversi sporcare le mani. E i conflitti a fuoco andranno gestiti con attenzione tanto nella scelta delle armi quanto dei ripari da sfruttare. L’intelligenza artificiale dei nemici permetterà loro di adoperare soluzioni tattiche utili a far saltare le coperture. Starà quindi a noi, con munizioni e molotov, ripristinare la situazione di superiorità.

Una volta seduti al volante di uno dei rombanti bolidi dell’epoca, bisognerà fare i conti con una fisica che tiene conto della pesantezza dei mezzi. Affrontare le curve sarà tutt’altro che un gioco da ragazzi, e richiederà il giusto tempismo in frenata e derapata per evitare di schiantarsi di fianco contro muri, pali o auto parcheggiate. Non sarà insomma una passeggiata di salute, ma una prova da affrontare con la giusta consapevolezza.

Mafia Definitive Edition, la maturità dei diciotto anni sul groppone

Le scelte stilistiche adottate da Hangar 13 sono senza dubbio lodevoli. Come è possibile ammirare nel video presente nell’articolo, Mafia Definitive Edition sfrutta appieno i mezzi tecnologici a propria disposizione. La narrazione della storia beneficia quindi di una regia rivista, che omaggia però le scelte originali. Il tutto con una resa grafica migliorata che rinfresca un’opera ludica ben stagionata.

I volti dei personaggi trasudano verosimiglianza, con le espressioni facciali che accompagnano degnamente il ritmo dei dialoghi. Al contempo, il doppiaggio italico ben si sposa con un argomento di fondo purtroppo sempre molto attuale. Discorso analogo per le strade di Lost Heaven, che brulicano di vitalità di giorno e che piombano in un quieto silenzio alle luci delle lanterne di notte.

Non mancano inciampi di natura tecnica, con il frame rate che in alcuni casi si è dimostrato ballerino. Ma si tratta di piccole defaillance che non inficiano la qualità complessiva della produzione, che si mantiene sul livelli comunque molto buoni.

In sostanza, Mafia Definitive Edition è un prodotto che si lascia giocare tanto da chi, nel 2002, ha già vissuto l’epopea di Tommy “Salieri” Angelo, tanto dai neofiti.

VOTO FINALE: 8/10