Audio WhatsApp fake su rapine ad Angri tramite finti dipendenti ASL

Smentita la storia delle rapine nel salernitano. Arriva la presa di posizione da parte del sindaco

Rapine ad Angri

Rapine ad Angri


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Sta circolando in queste ore un messaggio audio WhatsApp fake, in riferimento a presunte rapine ad Angri, in provincia di Salerno, organizzate da malviventi che fingono di essere dipendenti ASL. Si tratta dell’ennesima bufala riscontrata nel corso degli ultimi mesi a proposito del Coronavirus, sfruttando il potenziale delle app di messaggistica in termini di comunicazioni virali. Trend, questo, che era stato inaugurato lo scorso mese di marzo (come vi abbiamo riportato sul nostro magazine), poco dopo l’arrivo delle misure che hanno imposto il lockdown.

Cosa dice l’audio WhatsApp fake sulle rapine ad Angri con presunti addetti ASL

In sostanza, il messaggio audio in questione ci dice che le recenti rapine ad Angri sarebbero frutto della strategia di quattro criminali i quali, da un po’ di tempo a questa parte, circolano in città indisturbati. Si parla di segnalazioni che alla fonte sarebbero pervenute direttamente dalla Polizia. Quest’ultima, a sua volta, avrebbe allertato la popolazione affinché non si abbia alcun tipo di rapporto con chi si presenta per rifornire le case di guanti e mascherine.

Come si può facilmente immaginare, trattandosi di una realtà non così ampia, il vocale ha fatto in poche ore il giro non solo della cittadina dell’Agro nocerino-sarnese, ma dell’intera zona. Dunque, il panico generale, al punto che il sindaco da poco rieletto, Cosimo Ferraioli, ha utilizzato la sua pagina Facebook per dare risalto alla cosa. Necessario dal suo punto di vista annunciare la bufala sulle rapine ad Angri, per mano di personaggi simili:

“Smentisco, inoltre, un improbabile audio che sta girando tantissimo in via privata nel quale si riporta la notizia di un’auto con quattro funzionari ASL che, con delle scuse, entrano nelle case dei nostri concittadini e mettono in atto dei furti.Cerchiamo di rimanere tranquilli e non diamo adito a queste fake-news che minano la tranquillità delle famiglie, a cui raccomandiamo però sempre massima attenzione e cautela.Spezzate queste inutili catene e non fomentiamo terrore”.

Fate molta attenzione quando alimentate catene come quelle incentrate su messaggi audio WhatsApp. Il caso di oggi 8 ottobre, con le rapine ad Angri organizzate da finti dipendenti ASL, potenzialmente può sfociare anche nel reato di procurato allarme. Dopo i tanto “vocali bufala” trapelati nel corso della pandemia, le pene sono diventate più severe in queste circostanze.