Da alcune ore a questa parte sta circolando un nuovo messaggio audio WhatsApp, secondo cui uno dei rimedi contro il Coronavirus sarebbe rappresentato dall’assunzione della vitamina C Cebion. Si tratta, almeno all’apparenza, di un’operatrice sanitaria, pronta a condividere con il mondo una nuova verità cruciale per limitare l’emergenza che tutti stiamo vivendo in Italia. Vi dico subito che quella di oggi 11 marzo è ancora una volta una bufala, come visto nella giornata di ieri con la storia degli elicotteri pronti a disinfestare tutto il Paese.
Maggiori dettagli sulla vitamina C Cebion contro il Coronavirus
Cosa ci dice il messaggio audio a proposito della vitamina C Cebion come potenziale arma da utilizzare per fronteggiare la situazione attuale? Come evidenzia Online Tutorial, a detta della donna protagonista dell’audio WhatsApp, sarebbero arrivati di recente riscontri molto incoraggianti direttamente dagli ospedali San Gerardo di Monza, dal Policlinico e dal Sacco, vale a dire dalle strutture che in queste settimane hanno vissuto in misura maggiore l’emergenza Coronavirus qui da noi.
Per farvela breve, il succo di tutto il discorso consiste nel fatto che per i malati potrebbe rivelarsi decisiva una spremuta di arance, limone e un kiwi al giorno, con il supporto di una compressa da 1 grammo di Cebion. Per chi non lo sapesse, si tratta di una vitamina C che chiunque in questo periodo può trovare nelle parafarmacie o nelle farmacie. Insomma, la situazione sarebbe più semplice di quanto si possa pensare.
Purtroppo, però, le cose non stanno così. Diverse fonti, come Bufale, dicono di aver contattato il Sacco, ottenendo tutte le smentite di rito. Insomma, non ci sono stati test in grado di darci certezze sul fatto che la vitamina C Cebion possa rivelarsi efficace contro il Coronavirus. Come sempre, invito tutti voi ad ignorare le sentenze che arrivano dai messaggi audio su WhatsApp.
hai risposto tu, italiani a letto, non italiani che necessitano di terapia intensiva a causa o concausa dovuta ad un virus ancora in buona parte sconosciuto, con il mondo intero ancora in fase di ricerca su farmaci e/o vaccino che lo riguardano
COMUNICATO STAMPA
Dompé farmaceutici: dissociazione da messaggio diffuso via social media relativo ad utilizzo Cebion
Milano, 11 marzo 2020 – L’azienda si dissocia dal messaggio ingannevole diffuso attraverso alcuni social media relativo a Cebion e perseguirà le vie legali per difendere la propria reputazione.
L’azienda si dissocia dal messaggio ingannevole diffuso attraverso alcuni social media; tale iniziativa é esterna all’azienda ed è in contrasto con le norme applicabili così come con la normativa deontologica e i principi di etica e trasparenza cui la Dompé si inspira in ogni suo comportamento.
Qui di seguito il testo del messaggio circolato:
“Buongiorno a tutti. Scusate, allora le mie notizie invece riguardano la salute. Sono arrivate adesso le notifiche a noi ospedalieri dal San Gerardo di Monza, dal Policlinico, dal Sacco, insomma gli ospedali quelli più impestati, facciamo prima a dir così. Allora, è efficacissima la vitamina C sui pazienti già affetti da coronavirus. La stanno usando come terapia e i pazienti rispondono benissimo. Quindi, assunzione di vitamina C anche come a scopo preventivo nell’ordine di 1-2 grammi al giorno. Come fare? Sicuramente una spremuta di arancio, limone e un kiwi al giorno se si utilizza l’alimentazione ma supplementato da una compressa da 1 grammo di Cebion, vitamina C che trovate nelle parafarmacie o nelle farmacie. Mi raccomando, questa cosa divulgatela il più possibile. Vitamina C a tutti quanti, bambini, adulti e soprattutto anziani nell’ordine di 1/2 grammi al giorno. Ciao.”
L’azienda perseguirà le vie legali per difendere la propria reputazione rispetto a coloro i quali diffondono messaggi ingannevoli che suggeriscono l’utilizzo improprio delle proprie soluzioni terapeutiche o integratori alimentari.
Purtroppo gli sciacalli e gli str…. non vanno mai in ferie!!!!
sicuramente non risolve la malattia, ci mancherebbe, ma come tutti sanno la vitamina C è utile contro le malattie da raffreddamento e influenza, da anni ce lo ripetono i medici. Prendere la cosa come soluzione è sbagliato ma se la trattiamo come aiuto o integratore, la cosa può essere sostenuta. L’unica cosa che mi domando è: perchè nel 1978 con 15 milioni di italiani a letto con l’influenza e 8.000 morti come diretta conseguenza non si è fermato il paese e oggi con valori pari a 1/100 invece lo stiamo fermando con conseguenze devastanti? Io comunque sto i casa.