Biagio Antonacci sul Coronavirus che blocca i concerti: “La confusione crea confusione anche alla speranza”

"Per i più fortunati il blocco può essere un passaggio ma per chi lavora sul campo tutti i giorni è veramente un problema", dice Biagio Antonacci sullo stop ai concerti

biagio antonacci

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Le parole di Biagio Antonacci sul Coronavirus risuonano su RTL 102.5

Un live intimo per Suite 102.5 Prime Time Live: Biagio Antonacci inaugura il nuovo formato dell’emittente radiofonica, condotto da Gigio D’Ambrosio e Laura Ghislandi con Davide Damiani.

“Finalmente amplificheremo la corda della mia chitarra, con il mio chitarrista e il mio percussionista. Stasera dovevamo essere al teatro Carcano, avevamo venti appuntamenti tra settembre e ottobre, li rifaremo il prossimo anno”, spiega Biagio Antonacci a proposito dell’impossibilità di tenere fede agli impegni live precedentemente programmati. L’emergenza dovuta al Coronavirus non consente, infatti, il normale svolgimento degli eventi e quasi tutti quelli musicali sono stati costretti ad un posticipo, ad eccezione di quelli che riescono garantire il corretto distanziamento tra il pubblico.

A proposito della situazione attuale e del mondo dello spettacolo bloccato per cause di forza maggiore, Biagio Antonacci sul Coronavirus sottolinea quanto la confusione stia contribuendo alla creazione di altra confusione, anche nell’ambito di un sentimento di speranza. Il suo pensiero viene rivolto alle famiglie dei lavoratori dello spettacolo che si trovano a far fronte alle quotidiane necessità, nella più completa difficoltà economica.

Il settore dello spettacolo è bloccato; la confusione crea confusione anche alla speranza. Io penso sempre alle famiglie dei lavoratori dello spettacolo. Per i più fortunati il blocco può essere un passaggio ma per chi lavora sul campo tutti i giorni è veramente un problema. Come lo è in tanti settori. Ma non dobbiamo fare distinzioni o discriminazioni”, dice Biagio Antonacci che nel corso della serata su RTL ha proposto il nuovo album in una versione intima e rara.

La pandemia e la quarantena; Biagio Antonacci parla anche del lockdown e degli ultimi mesi trascorsi nell’incertezza in cui non è riuscito a trovare l’ispirazione per nuovi brani e non riuscito a lavorare, immerso in un complicato vortice di energia negativa. Il cantante accenna ad un “blocco” che gli ha impedito di essere produttivo.

“In questi mesimi sono soffermato ad ascoltare quello che succedeva. Io non riesco a lavorare per me stesso. Quando sento tanta energia negativa intorno, sofferenza, non chiarezza, la parte di artista viene un po’ a mancare. Viviamo per comunicare e quando senti che c’è un blocco non ti va di scrivere. Ti va di suonare e di farti compagnia, non di sviluppare idee o di costruire. In questi mesi la nostra solitudine ha creato una forma di intimità incredibile, ma l’uomo che di fronte ha dei muri riesce a volte a sprigionare reazioni eccezionali”.