Vasco Rossi racconta il primo incontro con Renato Zero: “Fu un buco pazzesco, non lo conosceva nessuno”

Il primo incontro tra Vasco Rossi e Renato Zero, a Zocca, negli anni '70

vasco e renato zero

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Vasco Rossi racconta il primo incontro con Renato Zero, avvenuto a Zocca negli anni ’70. Il Blasco, all’epoca, gestiva la discoteca di Punto Radio e organizzava le serate del locale, scegliendone “le attrazioni”.

Tra queste, c’era anche un improbabile Renato Zero che si è trovato a salvare una serata disastrosa e a raccontare barzellette.

Vasco Rossi su Instagram ricorda il momento in cui ha conosciuto Renato, episodio che passò alla storia come “un buco pazzesco” perché non era ancora conosciuto e dopo tre pezzi gli si ruppe anche l’impianto. Renato Zero continuò raccontando barzellette a braccio, pur di intrattenere il pubblico presente.

Vasco Rossi aggiunge che qualche tempo dopo Renato Zero iniziò ad esibirsi nei locai tra Emilia e Toscana e ipotizza che l’artista sia stato lanciato proprio dalla discoteca di Punto Radio, grazie ad una sua decisione.

Vasco Rossi racconta:

“Quando gestivo la discoteca di Punto Radio alla fine degli anni Settanta. Il padre di Bibi Ballandi aveva un’agenzia di spettacolo e io andavo da lui a scegliere quelle che allora si chiamavano le attrazioni. Una volta presi Renato Zero. Fu un “buco” pazzesco, perché all’epoca non lo conosceva nessuno. A un certo punto gli si ruppe anche l’impianto e lui continuò raccontando barzellette e saltando in braccio all’uno e all’altro. In quel periodo mandammo in onda Madame per un mese di seguito come sigla della radio e so che qualche tempo dopo cominciò a esibirsi nei locali tra Emilia e Toscana. Mi sa che lo abbiamo lanciato noi”.

Anche Renato Zero ha ricordato quell’incontro e un Blasco improbabile dj in discoteca con il primo pagamento emesso dal promoter “per non cantare”. Quella serata gli è stata pagata un milione e mezzo di lire.

Renato zero racconta:

“Lui faceva il dj ed era in società con un promoter di concerti. Lo spazio dello show era mitico: i giardini pubblici del paese. Dopo il terzo pezzo ci fu un botto micidiale e l’amplificazione andò a fuoco. Allora, per non far saltare la data e perdere l’ingaggio, mi misi a raccontare barzellette. Vasco  e il socio mi diedero 1 milione e mezzo di lire dicendomi: E’ la prima volta che paghiamo qualcuno per non cantare”.