Buon compleanno Renato Zero, una leggenda della musica costruita sulla verità

Renato Zero compie 70 anni e si regala un triplo album con 40 inediti

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Buon compleanno Renato Zero, oggi festeggiato in una maniera del tutto speciale. Sono passati 70 anni da quel 30 settembre 1950, data in cui il Re dei Sorcini venne al mondo ed è da allora che tutto quello che sembrava certo ha iniziato a vacillare.

Al di là del mucchio di scemenze che si sono lette in questi giorni, di paragoni mai fatti e di parole passate per attacchi, Renato Zero non ha inventato un nuovo modo di fare musica, ha inventato se stesso.

I primi passi, difficili, sono quelli di un Renato Fiacchini che ha voglia di farsi capire in un mondo ancora troppo chiuso e spaventato dal diverso. Ed è così che si sbarazza di tutti gli stereotipi, compresi quelli che legavano la musica pop a un’etichetta di leggerezza che dipendeva dal numero delle vendite.

Renato Fiacchini diventa così Renato Zero, senza essere impegnato né leggero. Una posizione, questa, per la quale ancora oggi viene aspramente criticato e che è diventata la sua cifra stilistica fin dai primi passi come cantante.

Si libera dei luoghi comuni ma anche della sessualità, sfoggiando un’identità transgender per la quale è stato caviale e mortadella a seconda delle circostanze e che ha portato al centro se stesso, coperto di lustrini e trucco.

La figura e lo spettacolo, per la prima volta, giungono al centro di un racconto che non vuole essere impegnato e non vuole essere leggero. Renato Zero è lo spettacolo. Nella sua musica c’è la trasgressione, l’importanza dell’amore libero, la pedofilia, le tematiche antiabortiste per le quali non è ancora stato perdonato, la periferia, la droga e tutto quello di cui non si osava parlare fino a quel momento.

Renato Zero non fa la rivoluzione ma la compie, fino a quel Sanremo 1991 in cui mostra tutta la sua completezza artistica in Spalle Al Muro, brano con il quale lui stesso sembra fare a pugni e sempre assente dalle scalette dei suoi concerti.

Una seconda vita artistica, quella di Fiacchini, che si libera dalle piume e dai lustrini per dare avvio a un percorso straordinario che arriva fino al 2020, con il rilascio di un progetto monumentale che contiene 3 album, di cui il primo uscito il 30 settembre.

Tra i tanti album pubblicati in 53 anni di carriera, con un grande capolavoro che spicca sugli altri: il suo pubblico. Un rapporto simbiotico, con un esercito di Zerofolli che negli anni hanno macinato chilometri per stargli vicino e che non sono mancati all’appuntamento per i 70 anni, festeggiati con l’evento su Canale5 dedicato agli ultimi concerti per Zero Il Folle.