Novità sul bonus POS: almeno 50 transazioni per ricevere il rimborso

Il Governo Italiano fissa una soglia minima di operazioni in POS semestrali per ottenere il cashback del 10%

bonus pos come richiederlo cashback

INTERAZIONI: 0

Ai tempi del Coronavirus, mentre la mascherina continua ad essere indispensabile, emergono nuove e interessanti informazioni sul bonus POS. Si tratta del cosiddetto cashback studiato dal Governo Italiano, che ha intenzione di introdurre questo tipo di rimborso a partite dal primo dicembre del 2020. E che, come intuibile, si pone l’obiettivo di favorire i pagamenti digitali e combattere la piaga – purtroppo ancora fortissima qui in Italia – dell’evasione fiscale.

Stando a quanto si legge sulle autorevoli pagine online del Sole 24 Ore, infatti, pare che per ottenere il rimborso semestrale del 10% sarà necessario raggiungere un tetto minimo di operazioni. Più in particolare, tramite il quotidiano di Confindustria apprendiamo che il bonus POS potrà essere richiesto solo effettuando almeno 50 operazioni in 6 mesi tramite pagamento in moneta elettronica, condizione per l’appunto fondamentale per rientrare tra coloro che hanno diritto al cashback del 10% sulle operazioni stesse. Come sottolinea la fonte, si tratta di una aspetto fondamentale della manovra voluta dal Governo, che va di conseguenza a sommarsi all’altra misura che ha fissato un tetto massimo di 1500 euro per i rimborsi, sempre entro il semestre:

Saranno necessarie almeno 50 operazioni a semestre con pagamenti in moneta elettronica per ottenere la restituzione del 10% di quanto speso. Oltre al limite di valore fissato in almeno 1.500 euro ogni sei mesi (3.000 euro annui) si introduce quindi anche un limite minimo di transazioni da effettuare (100 l’anno) in formato cashless così da evitare che con una o poche operazioni più elevate si possa accedere comunque al recupero del 10% delle spese effettuate.

Vien da sé che il bonus POS annuale di 3000 euro può essere raggiunto effettuando almeno 100 transazioni in un anno utilizzando il POS. Il meccanismo è allora lo stesso che è alla base del cosiddetto supercasback da 3000 euro annunciato dal presidente Giuseppe Conte solo la scorsa settimana, che sarà erogato solo ai primi 100mila cittadini che effettueranno il numero maggiore di transazioni elettroniche in un anno. Rimangono però ancora dei dubbi, focalizzati maggiormente sul tipo di attività commerciale in cui spendere per ricevere il rimborso: ad agosto si ipotizzava potessero essere solo bar e ristornati, ma alcuni credono che la manovra sia ampiamente estendibile.