Un terremoto giudiziario investe l’attaccante Suarez. La Guardia di Finanza ha aperto un’indagine per l’Esame d’Italiano sostenuto da Suarez presso l’Università di Perugia. Le Fiamme Gialle hanno messo nel mirino i vertici dell’Ateneo per truffa. L’accusa è quella di aver inscenato una prova d’esame di favore per Suarez.
Gli sviluppi della vicenda sono seguiti con qualche apprensione da Suarez, che al momento non risulta comunque tra gli indagati. Ed anche la Juventus non è immune da cattivi pensieri anche se il club bianconero non è assolutamente coinvolto – allo stato dell’indagine – nella vicenda (leggi di più)
Suarez era finito al centro dell’interesse di calciomercato della Juventus alla ricerca di un attaccante di valore internazionale da affidare al neo allenatore Andrea Pirlo. Il Pistolero, questo il soprannome di Suarez, aveva dato la sua disponibilità. Ma essendo exracomunitario non era tesserabile dalla Juventus che aveva già esaurito la quota di atleti extra Ue del proprio organico.
In pochi giorni però Suarez riesce ad iscriversi all’Esame e ad conseguire la Certificazione B1 indispensabile per ottenere la cittadinanza italiana. Un tempismo sospetto che già nei giorni della prova alimentò qualche sospetto specialmente da parte dei tifosi ant-juventini.
A pensar male si compie peccato, ma spesso s’indovina. L’indagine della Guardia di Finanza sembra avvalorare i cattivi pensieri in quanto da diverse intercettazioni emerge come Suarez fosse già a conoscenza delle domande ed avesse imparato a memoria la recita da “servire” alla Commissione. Un esame farsa, già cotto e mangiato.
Le accuse sono molto gravi ed i protagonisti della vicenda dovranno adesso spiegare i loro comportamenti. Nè Suarez, nè la Juventus sono al momento indagati. Ma certamente l’onta mediatica della vicenda offende il lustro tanto del Pistolero, quanto della società più blasonata d’Italia