Vasco Rossi si racconta e ricorda Vita Spericolata a Sanremo 1983: “Sono un pittore, creo bozzetti”

"Un’autentica provocazione nel cuore del sistema della canzone italiana e uno schiaffo della nuova generazione alla platea perbenista dell’epoca", Vasco Rossi ricorda il suo Sanremo con Vita Spericolata

vasco fanclub 2020

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Vasco Rossi racconta la sua ispirazione sui social. L’artista di Zocca ha scritto diversi in post per condividere con i suoi seguaci la nascita delle sue canzoni e negli ultimi giorni ha svelato qualche dettaglio in più.

La musica di Vasco Rossi nasce dalla sofferenza ma il cantante non scrive canzoni mentre soffre, piuttosto quando ha già superato i momenti di sofferenza, nel ripensarci. Vasco racconta la bellezza della trasfigurazione: trasformare il dolore e la sofferenza in arte è la medicina migliore. Si definisce pittore, artista, nel senso intrinseco della creazione; crea bozzetti, fornisce input che poi il pubblico trasforma ed utilizza a suo piacimento.

In questo senso, la sua musica diventa un processo di co-creazione: dall’impulso del Blasco al lavoro di elaborazione del suo pubblico.

“La mia arte nasce ancora dalla sofferenza, ma viene fuori ripensando a quando sono stato male, non mentre soffro. Tutto è bello se riesci a trasfigurarlo in arte, anche il dolore, il terrore, la paranoia. Io sono un artista, un pittore. Creo bozzetti, do segnali alla gente, che li prende e li trasforma in qualcosa d’altro”, sono le parole dell’artista che ha spiegato di recente anche la nascita di Vita Spericolata, uno dei suoi brani di maggior successo.

“Spericolato, rischioso, avventuroso. Nel senso che dice Nietzsche, vita vissuta pericolosamente e pienamente accettandone le sfide, i rischi, le fatiche, le gioie e le sofferenze. Cercare di prevenire e affrontare gli ostacoli, non evitarli”, racconta, poi spiega di aver rifiutato un lavoro in banca per inseguire il suo sogno di vivere di musica, probabilmente la scelta migliore della sua vita.

“Rifiutai un lavoro sicuro in banca per inseguire il mio sogno di vivere di Musica e Parole, una vita non garantita, non omologata, indipendente. Fare cose spericolate significa fare esercizio, ripetere e imparare tecniche, rischiare ma portare sempre a casa la pelle. Con disciplina e esercizio costante, come il funambolo, il trapezista, l’atleta o il chitarrista, si arriva a fare sembrare semplice una cosa molto difficile”.

Vita Spericolata è stata presentata da Vasco Rossi al Festival di Sanremo del 1983 e ha rappresentato “un’autentica provocazione nel cuore del sistema della canzone italiana e uno schiaffo della nuova generazione alla platea perbenista dell’epoca”, un brano di rottura, coraggioso e spericolato quanto la musica di Vasco.