200 milioni di dispositivi Huawei con Harmony OS e senza Android per il 2021

Passi da gigante per il sistema operativo proprietario, ecco in che termini

Harmony OS

INTERAZIONI: 1

Harmony OS al centro della strategia Huawei per tutti i suoi dispositivi. Non solo smartphone naturalmente ma anche tablet, smartwatch, televisori e qualsiasi altro device per la casa intelligente del nostro futuro. Il sistema operativo proprietario dovrebbe prendere vita su 200 milioni di esemplari del brand già entro la fine del 2021: un risultato davvero importante e pure molto significativo.

A parlare delle nuove mire espansionistiche è stato Yang Haisong, vicepresidente del reparto software del gruppo consumer di Huawei. Non c’è dubbio che Android resta il punto di riferimento centrale per tanti dispositivi del brand ma l’intenzione di rendersi autonomi e svincolati da Google è ben chiara, se non immediatamente pure in un futuro non del tutto lontano.

Come si arriverà a ben 200 milioni di dispositivi Huawei con a bordo Harmony OS e dunque senza la soluozione Android in così poco tempo? I vertici dell’azienda cinese hanno parlato di 100 milioni di unità delle proprie apparecchiature alimentate con il nuovo OS. Non è chiara la percentuale esatta di smartphone inclusa in questo numero così importante ma anche un valore minimo attesterebbe un grande sforzo. Contemporaneamente, altri 100 milioni di device sempre con HarmonyOS a bordo proverrebbero da produttori di dispositivi di terze parti che hanno deciso di adottare le stesse soluzioni.

Proprio per giungere alla fantomatica cifra di 200 milioni di device con Harmony OS entro la fine del prossimo anno, il produttore avrebbe proprio messo in campo una serie di collaborazioni con produttori di elettrodomestici intelligenti co,e Midea Group, Joyoung e Robam Appliances. Gli esemplari di questo brand funzionerebbero appunto con il sistema operativo cinese e non certo più con Android.

Nonostante la sua giovane età Harmony OS può dirsi già abbastanza maturo. La sua versione 2.0, lanciata nel corso della HDC 2020 di questo settembre, non può certo paragonarsi all’OS Android con esperienza decennale ma non ci sono dubbi sul fatto che si stia lavorando di buona lena proprio verso la direzione della concorrenza più agguerrita.