Via le statue degli One Direction dal Museo di Madame Tussauds a Londra: sciolta anche la band di cera

D'ora in poi, il Museo delle Cere di Madame Tussauds dovrà fare a meno degli One Direction di cera

10 anni degli one direction

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Le statue degli One Direction sono state rimosse dal museo delle cere di Madame Tussauds. Come riporta il The Sun, i cinque componenti del gruppo sono stati eliminati per lasciare spazio ad altre celebrità, più in linea con i tempi.

Liam Payne, Zayn Malik, Louis Tomlinson, Niall Horan ed Harry Styles non saranno più parte dell’esposizione del museo delle cere e non c’è l’intenzione di esporre le statue una per una, dopo che tutti i componenti hanno intrapreso le loro carriere da solisti.

Lo spazio occupato dagli One Direction sarà preso da altre celebrità, così da garantire l’evoluzione del museo che si è sempre mostrato attento a questi particolari. La rimozione delle statue getta un velo di tristezza su quello che ha rappresentato il gruppo in questi anni, dieci nel 2020, con una reunion che si allontana sempre di più dall’essere compiuta.

I fan si sarebbero aspettati un evento per i 10 anni dalla fondazione del gruppo, ma l’emergenza Coronavirus e l’addio di Louis Tomlinson alla casa discografica di Simon Cowell hanno spento ogni entusiasmo di reunion. I festeggiamenti per il decennale si sono sviluppati in un sito web in cui sono stati raccolti tutti i momenti più emozionanti dagli esordi fino agli ultimi tempi del gruppo.

Tutti componenti della band hanno intrapreso la carriera da solisti, ognuno seguendo una direzione propria e slegati dalla prima produzione che li aveva visti esordire sul palco di X Factor UK, dove hanno mosso i primi passi. I componenti del gruppo hanno lasciato il progetto uno dopo l’altro, fino all’abbandono di Louis Tomlinson che ha lasciato per ultimo la casa discografica di Simon Cowell.

Tra gli ex membri del gruppo, Harry Styles e Niall Horan saranno in Italia nel 2021 dopo che le date 2020 sono state rimandate a causa dell’emergenza Coronavirus che ha impedito l’organizzazione di eventi che superassero un certo numero di spettatori.