Chi ha scaricato Immuni? Numeri impietosi soprattutto a sud

Percentuali davvero basse per tutti le regioni della nostra penisola, i dettagli

chi ha scaricato Immuni

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A contare chi ha scaricato Immuni non si fa tanta fatica. La diffusione dello strumento di tracciamento per la prevenzione dei contagi da Covid-19 è stata tutt’altro che capillare. Da nord a sud, la percentuale di download sul numero totale di cittadini residenti è davvero bassa ma lo è soprattutto nel meridione dove il tool non ha fatto tanti proseliti e resta davvero estraneo a molti.

Il Sole24ore ha appena pubblicato la mappa visibile in apertura articolo e i numeri deludenti sono quelli visibili e associati alle singole regioni. Solo nella provincia autonoma di Bolzano, si supera la percentuale del 15% di download dell’app. Molte regioni del nord si assestano intorno al 10% di diffusione dello strumento con il 10,7 del Veneto, il 10,8 della Lombardia, il 9.4% del Piemonte. Fanno meglio regioni come la Toscana al 12,4% e l’Emilia al 13,3% e l’Abruzzo al 13.1%.

Per il download di Immuni sono senz’altro fanalino di coda le regioni del sud, come pure annunciato. In Campania solo il 6.6% della popolazione ha scaricato l’app, in Sicilia addirittura il 5.4%. La situazione non migliora di molto con la Calabria al 6,4% e la Puglia all’8.4%.

Dai dati ufficiali fin qui riportati perché forniti dal dipartimento innovazione alla presidenza del Consiglio, in generale l’app Immuni sarebbe stata scaricata da non più di 5.5 milioni di italiani, pari al 9,9% della popolazione. La buona notizia, seppur con questi numeri esigui, sarebbe che lo strumento è riuscito a bloccare 7 possibili focolai dal suo lancio. Alcuni utenti, dopo aver ricevuto la notifica di probabile esposizione al virus Covid-19, avrebbero messo in pratica le misure di controllo e quarantena, evitando l’ulteriore diffusione della malattia. In totale le notifiche giunte agli user sarebbero state 1878, ma calcolate solo con decorrenza dal 13 luglio.

Con la nuova impennata di positivi e la ripartenza ormai prossima delle scuole, ci sarebbe più che bisogno di più persone che eseguano il download dell’app Immuni. Qualsiasi reticenza sul suo utilizzo dovrebbe essere colmata dalla volontà di bloccare i contagi, da nord come al sud ma difficilmente vedremo un cambio di rotta. Probabilmente il tool continuerà ad essere utilizzato da pochi e dunque a non essere realmente utile per il tracciamento di ammalati e potenziali tali.