Previsioni 2021 per gli smartphone Huawei: solo 50 milioni di unità?

Nuovo rapporto impietoso per il produttore cinese che perderebbe preziose quote di mercato

smartphone Huawei

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Quello che si va delineando è un futuro non roseo per gli smartphone Huawei. Il produttore cinese starebbe facendo i conti con una crisi molto profonda di cui si vedranno i maggiori frutti nel corso del 2021. Sebbene in questo 2020, l’azienda è riuscita a tenere testa alla pandemia Covid-19 e guadagnare anche terreno rispetto ai principali concorrenti Samsung e Apple, la musica dovrebbe cambiare proprio con il via al prossimo anno.

In un nuovissimo rapporto sul sito TheElec.net, le prospettive di crescita del brand Huawei sarebbero completamente azzerate. Nonostante il sorpasso a Samsung nella classifica dei produttori di smartphone avvenuto proprio nel corso di questo difficile 2020, nel futuro prossimo e già dunque nel 2021, l’OEM sarebbe pronto a produrre solo 50 milioni di esemplari di smartphone. Un numero impietoso e decisamente basso rispetto alle aspettative.

Gli smartphone Huawei avrebbero dovuto invadere il mercato anche nel 2021 in un numero cospicuo di unità pari a 190 milioni. I 50 milioni fin qui riferiti rappresenterebbero un ridimensionamento davvero vistoso, pari a circa il 74% delle previsioni. Il rapporto di TheElec.net non va preso naturalmente per ufficiale ma il numero bassissimo di unità sarebbe stato comunicato dal produttore agli stessi fornitori e ditte partner impegnate nella catena di approvvigionamento e assemblaggio per i dispositivi hardware.

Senz’altro il forte ridimensionamento della produzione degli smartphone Huawei va letta nel clima pesante di restrizioni ai danni del brand da parte del Governo USA. La morsa dei limiti per la commercializzazione di device e componenti è destinata a farsi sentire ancora molto nell’immediato e poi nel corso del tempo. La vetta nella classifica degli OEM a livello mondiale così faticosamente conquistata, al di la di ogni meno rosea previsione, rischia di essere fortemente messa in pericolo. Tutto a beneficio, molto probabilmente di Samsung e Apple ma anche di altre aziende cinese come Xiaomi, quest’ultima in forte crescita in questo 2020.