Angela Chianello su Instagram, numeri da paura: a che serve studiare nel 2020?

Crescita inarrestabile per il numero di follower nelle prime ventiquattr'ore dall'apertura del profilo social

Angela Chianello Instagram

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L’esordio social di Angela Chianello su Instagram è stato salutato senza dubbio in maniera particolarmente calorosa. È stata una delle protagoniste, in giro per il web, di questa atipica estate 2020. I suoi “Buongiorno da Mondello” e “Non ce n’è Coviddi” sono stati ripresi da meme e remix musicali, fino a diventare intercalari e tormentoni anche fuori dalla rete.

La fama arriva per caso, sta poi a chi ne viene investito avere la capacità di cavalcarla adeguatamente. E Angela Chianello su Instagram si appresta a farlo nel migliore dei modi, almeno stando ai numeri che il suo arrivo sul social network ha fatto registrare.

Il profilo, aperto nella giornata di ieri, ha in poco tempo raggiunto un numero di follower considerevole. Nel momento in cui scrivo, il numero è fisso a 109mila con 8 post pubblicati. Un grande contributo lo hanno dato alcune pagine molto seguite sul social network di proprietà di Mark Zuckerberg. I post e le storie qui pubblicate, visualizzate da centinaia di migliaia di seguaci, hanno dato il via alla scalata che in poche ore ha portato a sforare il numero dei centomila follower.

Angela Chianello su Instagram, ascesa inarrestabile

Tutto è nato da un’intervista casuale effettuata per l’appunto sulla spiaggia di Mondello, a Palermo. Angela Chianello a Instagram probabilmente all’epoca neanche ci pensava, nè avrebbe mai immaginato il seguito che sarebbe stata in grado di generare. Poche parole che le sono valse una fama incredibile. E che potrebbero portarle guadagni interessanti, complice per l’appunto il pubblico vasto a cui potrà rivolgersi.

Le campagne pubblicitarie hanno ormai preso la strada dei social network, con Instagram che guida la carica. Tanti sono i marchi che si rivolgono a figure di spicco del web per cercare di raggiungere quante più persone possibile. E i cosiddetti influencer stanno ricoprendo ormai un ruolo speculare a quello degli spot televisivi.

La domanda a questo punto è più che lecita: a che pro studiare nel 2020 per ambire a posti di lavoro che, nella stragrande maggioranza dei casi, danno uno stipendio che non garantisce l’autosufficienza? Non sarebbe meglio puntare sulla carriera da webstar, dove non sono richieste specifiche abilità o conoscenze, ma solo la giusta dose di autoconsapevolezza?

È ovviamente una provocazione bella e buona, ma che trae spunto da un dato di fatto. D’altronde pare basti urlare da un balcone o, per l’appunto, certificare bonariamente assenze di rischi biologici per essere star.