Il download di eMule torna in auge dopo 10 anni, cosa è cambiato?

Ha ancora senso scaricare lo strumento? Tanto è cambiato dagli anni novanta

eMule

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Tutti a caccia del nuovo download di eMule, almeno gli smanettoni degli anni novanta che avevano un punto di riferimento in questo strumento di “condivisione” per ottenere gratis programmi, film e contenuti multimediali vari. Un tool, questo è chiaro, non certo legale: anzi, quest’ultimo, oramai tanti anni fa, aveva contribuito alla crisi soprattutto del mercato discografico e cinematografico per il gran successo di pubblico conquistato e sottratto ai canali di distribuzione tradizionali.

In questa ultima fase dell’estate, il download di eMule è tornato in auge per un fatto straordinario quanto inatteso: la community del programma ha reso disponibile, dopo ben 10 anni, una nuova versione dello strumento. L’aggiornamento in questione è quello siglato come 0.60a e porta con se un numero di novità cospicue che fanno tornare interessante proprio la soluzione. Le informazioni e il changelog completo dell’ultima fatica software è presente sul forum ufficiale del progetto.

La natura di eMule resta la stessa di sempre: come negli anni novanta appunto, il fine dello strumento è quello di rendere possibile il download di contenuti di grosse dimensioni come interi album, film o anche altro tra gli utenti. Non si procede al trasferimento da server centrali ma il sistema peer-to-peer consente di ottenere quanto desiderato passando dal computer di un altro utente che ha a disposizione proprio quello di cui abbiamo bisogno.

Che senso ha effettuare ora il download di eMule nel 2020? Tante cose sono cambiate dai tempi di massima notorietà per lo strumento software. L’utilizzo diffuso di abbonamenti come Netflix, Disney Plus, Amazon Music e Prime Video, YouTube Premium per non parlare delle offerte online di Sky, Infinity, Chili rende quanto meno insensato correre specifici pericoli scaricando contenuti proprio da eMule. Chi lo utilizzava molto in passato, sa infatti più che bene come lo strumento possa trasformarsi in un veicolo di malware e comunque restituire ben altro risultato rispetto a quanto sperato. Insomma, nonostante l’ultimo aggiornamento ora disponibile, il tool potrebbe accontentare solo qualche nostalgico e non ritornare a vecchi fasti.