Tanti device Huawei con HarmonyOS 2.0 entro la fine dell’anno

PC, smartwatch e probabilmente anche tablet: HarmonyOS 2.0 su tanti device Huawei entro la fine del 2020

HarmonyOS 2.0

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Presto arriverà il momento di vedere in azione HarmonyOS 2.0, il sistema operativo proprietario del produttore cinese. Entro la fine dell’anno dovremmo assistere all’esecuzione dell’OS a bordo di alcuni dispositivi del colosso di Shenzhen, come PC, ma anche su smartwatch e tablet. Non faranno parte di questa trance gli smartphone, che, almeno per adesso, resteranno equipaggiati con la versione open source di Android. Conosciuto in Cina con il nome di HongMengOS 2.0, HarmonyOS 2.0 dovrebbe impiegare poche settimane prima di compiere il proprio debutto, che potrebbe anche corrispondere alla Huawei Developer Conference 2020 (non ci sono certezze in merito, ma l’ipotesi resta comunque concreta).

Il portale @勇气数码君 su Weibo ha affermato che HarmonyOS 2.0 è in procinto di arrivare, ma che potrebbe non essere ancora disponibile per gli smartphone entro la fine dell’anno. Il sistema operativo proprietario equipaggerà probabilmente il PC Huawei Matebook X, alcuni smartwatch, i prodotti IoT e magari anche qualche tablet non meglio specificato. Per avere qualche informazione in più bisognerà attendere le prossime settimane, ma diciamo che le cose stanno prendendo la direzione giusta affinché si giunga ad un punto di svolta.

A quanti di voi piacerebbe sperimentare da subito, o comunque il prima possibile, HarmonyOS 2.0, magari in sostituzione di Android? Nonostante l’ottimo lavoro fatto dall’OEM con i Huawei Mobile Services (700 milioni di utenti attivi al mese, più di 80 mila applicazioni e 1,6 milioni di sviluppatori), c’è grande curiosità intorno al sistema operativo proprietario, nato come una semplice idea e poi costretto a crescere in fretta per effetto del ban USA che si è abbattuto sul produttore cinese il 19 maggio 2019 (ricordandovi che la licenza concessa al produttore cinese è scaduta e che non pare ci siano nemmeno più i presupposti per prorogarla, e che, in ogni caso, i dispositivi lanciati nativamente con i servizi Google continueranno comunque a ricevere i loro aggiornamenti).