Ad anni dallo scoppio del caso Weinstein, Rose McGowan torna ad alzare la voce, questa volta per accusare di molestie sessuali il regista, sceneggiatore e produttore Alexander Payne (marito di Sandra Oh fra il 2003 e il 2006). L’incontro incriminato avrebbe avuto luogo sul finire degli anni ’80, quando McGowan aveva 15 anni e Payne poco meno di 30.
Alexander Payne, si legge in un tweet dell’attrice, mi hai fatto sedere e mi hai mostrato un film porno soft-core che avevi diretto per Showtime usando uno pseudonimo. Ricordo ancora il tuo appartamento di Silverlake. Eri molto ricco. Quando abbiamo finito mi hai lasciato a un angolo di strada. Avevo 15 anni. In un altro tweet, invece, McGowan ha condiviso una sua foto dell’epoca, a corredo del messaggio Voglio solo che tu lo ammetta e ti scusi. Non voglio distruggerti.
In una conversazione su WhatsApp con alcune redattrici di Variety, Rose McGowan ha approfondito la questione e aggiunto:
Mi sento molto male per la mia me quindicenne. Avevo fatto un’audizione per lui. Poi mi ha portata a casa sua. Dopo quel momento ho smesso di recitare e sono stata scoperta da Ilene Staple sei anni dopo. Soltanto dopo che sono venute alla luce le storie su Harvey Weinstein ho riconsiderato la faccenda di Payne. Per anni ho considerato la cosa come un incontro sessuale, non capivo cos’era davvero. È stato adescamento di minore. La prima volta in cui mi è stato mostrato del porno vero e proprio. […] Mi ha lasciata all’angolo della strada, di fronte al Café Tropical di Silverlake, e da lì ho dovuto capire da sola come tornare a casa. […] Oggi mi sento esausta da un punto di vista emotivo.
La denuncia di McGowan è la prima occasione in cui l’attrice dà un nome all’uomo di cui ha fatto menzione nel corso di un’intervista del 2018 con Ronan Farrow. In quel contesto McGowan ha raccontato di aver avuto un incontro sessuale con un uomo molto famoso all’età di 15 anni, e di aver scoperto solo molti anni dopo di come si trattasse in realtà di molestia di minore. In quello stesso frangente ha aggiunto di essere in attesa del momento giusto e di sentirsi pronta per fare il nome dell’uomo in questione. Anche in quel caso ha raccontato:
Mi ha portata a casa con lui, subito dopo avermi conosciuta, e mi ha mostrato un film soft-porn che aveva fatto per Showtime, naturalmente sotto falso nome. Poi ha fatto sesso con me e mi ha lasciata vicino al Tropical, a Silver Lake, a un angolo di strada.
Non è arrivato alcun commento da Alexander Payne o dai suoi rappresentanti.
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