Linus interviene sulla chiusura delle discoteche ed è polemica: “Perché le avete fatte riaprire?”

Il DJ ha voluto dire la sua sulla decisione di chiudere le discoteche avvenuta dopo una lunga serie di violazioni delle regole anti-Covid

riapertura discoteche


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Linus interviene sulla chiusura delle discoteche e scoppia una nuova polemica. Il DJ si è sentito di dire la sua sulla recente decisione di blindare i locali della movida fino al 7 settembre, dopo che era apparsa chiara l’impossibilità di mantenere le distanze e le mascherine per limitare il contagio da Covid-19.

Le discoteche avrebbero dovuto rimanere chiuse, a detta di Linus, così com’è accaduto a Ibiza dove hanno avuto il “coraggio” di tenere chiusi i locali a causa dell’epidemia di Coronavirus che non accenna ad allentare la sua morsa.

L’impossibilità di mantenere le distanze – e le mascherine – in discoteca era nota ancor prima di riaprire le attività, aspetto che Linus ha voluto sottolineare nel lungo posto che ha affidato ai suoi canali social: “Ho dovuto mordermi la lingua in queste settimane per evitare di infilarmi in polemiche di cui proprio faccio volentieri a meno, ma adesso che è stata presa la decisione posso chiedermi…ma quale imbecille di politico, governatore, sindaco o questore poteva pensare che si potessero aprire e non avere assembramenti?!?”.

Sul tema si è anche espresso Bob Sinclair, che invece ha ribadito quanto sia impossibile tenere le distanze in un momento si è chiamati a stare insieme. Il DJ non ha annullato le sue date ma gli ultimi incontri sulla pista sono avvenuti nel rispetto delle regole e con mascherina, sempre nei limiti del possibile.

Di diverso avviso è stato, invece, Gigi D’Agostino, che ha deciso di annullare completamente i concerti che avrebbe dovuto tenere nei giorni a ridosso di Ferragosto. “Troppi rischi”, aveva dichiarato, scegliendo così una linea più dura rispetto ai live che avrebbe dovuto condurre a Rimini. Il DJ era intervenuto sui suoi social per spiegare la situazione: “Lo faccio il bene del pubblico che, a mio avviso, affrontando il viaggio e partecipando al concerto si esporrebbe in entrambe le situazioni al rischio di contagio. Ma anche per il bene di tutti gli operatori addetti alla produzione dell’evento che entrando in strettissimo contatto con altre persone, prima, durante e dopo il concerto, si esporrebbero al rischio di contagio”.