World’s Most Wanted su Netflix, la docuserie true crime sui super-latitanti (e c’è anche Matteo Messina Denaro)

La nuova docuserie true crime di Netflix World's Most Wanted racconta la caccia ai latitanti più pericolosi al mondo, a partire dal pupillo di Totò Riina


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Un’altra serie true crime sbarca su Netflix dopo il recente successo di Unsolved Mysteries: dal 5 agosto è disponibile World’s Most Wanted, la docuserie dedicata alla caccia ad alcuni dei criminali latitanti più pericolosi al mondo.

Sulle tracce di capi della mafia, terroristi e leader di cartelli del narcotraffico mondiale che sfuggono alla cattura da decenni, spesso anche in modi rocamboleschi ed impressionanti, World’s Most Wanted racconta come abbiano fatto cinque dei criminali più incalliti della storia a rimanere in libertà nonostante siano ricercati in tutto il mondo, anche per più di un quarto di secolo, sfuggendo a inchieste clamorose, taglie milionarie sulle loro teste e operazioni di polizia mastodontiche destinate al loro ritrovamento.

Tra i cinque grandi latitanti a cui la serie dedica un episodio c’è anche l’italiano Matteo Messina Denaro, ormai unanimemente considerato l’ultimo capo dei capi della mafia stragista e probabilmente, in quanto tale, ultimo custode dei segreti sulle stragi degli anni Ottanta e Novanta, accusato di qualcosa come 50 omicidi. Apparentemente inafferrabile, il pupillo di Totò Riina è in fuga dal 1993: di lui, detto U Siccu, restano poche immagini e labili tracce che gli hanno permesso di sopravvivere oltre 25 anni in latitanza. Ancora oggi è il primo nella lista dei criminali italiani più cercati al mondo.

Un altro episodio di World’s Most Wanted è dedicato a Samantha Lewthwaite: la famigerata Vedova Bianca, originaria dell’Irlanda del Nord convertita all’Islam, ha acquisito il suo soprannome dopo aver sposato il terrorista islamico Jermaine Lindsay, l’uomo che ha realizzato l’attacco alla metropolitana di Londra del 7 luglio 2015. Per le sue connessioni con il gruppo terroristico Al-Shabaab è sospettata di aver causato la morte di 400 persone ed è stata collegata a una serie di attacchi terroristici in Kenya: probabilmente ha trovato rifugio in Somalia.

Un altro protagonista di World’s Most Wanted è Félicien Kabuga, uomo d’affari ruandese accusato di aver finanziato e preso parte al terribile genocidio del Ruanda nel 1994. Riuscito a sfuggire per anni alla polizia usando numerosi sosia, il multimilionario è stato infine arrestato a Parigi nel maggio di quest’anno. Su di lui pendono gravissime accuse di crimini contro l’umanità, come sterminio e genocidio.

E ancora, c’è il boss della mafia russa con forti legami politici Semion Mogilevich, accusato di svariati delitti nonché di estorsione, traffico di armi, droga e prostituzione su scala internazionale. Un maestro della fuga che per le sue abilità manipolatorie è stato paragonato al famigerato Keyser Söze de I Soliti Sospetti.

Infine l’episodio su Mayo Zambada, il leader del cartello Sinaloa in Messico, una delle organizzazioni del narcotraffico più potenti al mondo. Erede naturale di El Chapo (Joaquin Guzman), di cui ha preso il posto come leader nel 2016, è ricercato dalla polizia di tutto il mondo: sulla sua testa pende una taglia di 5 milioni di dollari.

Lo scopo di World’s Most Wanted è raccontare la difficoltà di consegnare tali figure alla giustizia muovendosi in un labirinto di corruzione, potere e ricchezza che garantisce loro solide coperture: la serie lo fa tra immagini di repertorio e testimonianze di esperti, pur indugiando sui dettagli più spettacolari delle operazioni di polizia nelle indagini sui latitanti o sugli aspetti più cruenti dei delitti che hanno commesso. 

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