Superbonus 110 anche su seconde case, quali interventi coperti

Effettuare lavori di ammodernamento di condomini e unità abitative singole risulterà assai conveniente tra quest'anno e il prossimo

superbonus 110 seconde case

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Grazie al Superbonus 110 sulle seconde case, oltre che sulle prime, realizzare lavori sulle propria abitazione risulterà in questo frangente assolutamente conveniente. Ci sono chiaramente degli specifici parametri da rispettare perchè il tutto sia effettivamente fruibile in toto. E tra gli interventi da realizzare ce ne devono essere alcuni precisi, quelli trainanti, che fungono da condicio sine qua non.

Gli interventi trainanti del Superbonus 110 sulle seconde case vale sia su ville singole che su condomini. E a essere interessati dall’incentivo sono quelli che coinvolgono una superficie maggiore del 25% rispetto a quella complessiva per quanto concerne i lavori di isolamento termico delle pareti esterne o del tetto. Il tutto finalizzato a ridurre di almeno due classi energetiche il fabbisogno dell’edificio. Trainante è considerato poi anche un intervento volto al consolidamente antisismico della struttura.

Superbonus 110 seconde case, come funziona

Ovviamente non solo interventi trainanti quelli che coinvolgono il Superbonus 110 sulle seconde case e sulle prime. Questi saranno necessari per accedere all’incentivo, che coprirà poi, una volta sbloccato, anche interventi come il cambio degli infissi. Storia analoga quella che riguarda poi per eventuale cambio di caldaia, o per l’installazione di pannelli solari o delle colonnine di ricarica.

E ad essere interessate non sono soltanto le prime case ma, come detto già in precedenza, anche le seconde. Fermo restando che due è il numero massimo di unità abitative che possono rientrare dalle spese per uno stesso utente finale. Esclusi sono gli immobili di lusso, ossia quelli che rientrano nelle categorie catastali A1, A8 e A9: tra queste rientrano abitazioni signorili, ville e castelli.

Ma come funzionerà nella pratica, economicamente parlando, il tutto? Si tratta innanzitutto di una detrazione dall’Irpef e c’è la possibilità di avere lo sconto direttamente in fattura, o di cedere il credito ad altri soggetti, e tra questi rientrano anche le banche. Il periodo entro il quale devono essere sostenute le spese coperte dall’incentivo è quello compreso tra il 2020 e il 2021. Per le ufficialità occorre però attendere il provvedimento ufficiale e il modello relativo, che permetterà la cessione del credito direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

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