Privacy Facebook di nuovo esposta: dati degli utenti condivisi con terze parti

Dopo lo scandalo Cambridge Analytica, Facebook torna nell'occhio del ciclone per un'altra questione di privacy

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L’ultimo periodo è stato piuttosto movimentato per Facebook. Il gigante dei social network ha dovuto attraversare prima un massiccio sciopero dei suoi dipendenti, poi una crisi – ancora non rientrata – con gli inserzionisti, che stanno pian piano abbandonando la piattaforma. Questo per via della mancata presa di posizione dell’azienda ai tempi del movimento Black Lives Matter, così come per una decisa fuga di utenti, che preferiscono investire le loro ore di svago su smartphone tra Instagram o TikTok.

Come se non bastasse, la compagnia di Mark Zuckerberg è tornata nell’occhio del ciclone nelle ultime ore, questa volta per una notizia che è strettamente legata alla privacy. Stando a quanto si legge sul portale Engadget, Facebook ha rivelato che alcune migliaia di sviluppatori hanno avuto la possibilità di accedere ad alcuni dati personali di utenti attivi, che non avevano utilizzato le app per almeno 90 giorni. Una pratica che a quanto pare viola le policy della stessa società, per cui gli sviluppatori non possono più accedere ai dati personali se un utente non utilizza una determinata applicazione per più di 90 giorni. Come ricorderete, tale misura di tutela era stata introdotta ufficialmente dopo lo scandalo Cambridge Analytica.

A leggere i dati, sarebbero circa 5000 gli sviluppatori interessati dalla vicenda, abilitati ad accedere alle informazioni negli ultimi mesi. Per il momento, i vertici di Facebook non hanno fatto chiarezza sulla natura di questi dati nel loro comunicato ufficiale. Sul blog, le parole restano formalmente piuttosto generiche:

Al momento non abbiamo prove che questo problema abbia portato alla condivisione di informazioni incompatibili con le autorizzazioni concesse dalle persone nel momento in cui hanno effettuato l’accesso alle app usando Facebook.

Insomma, la scia di notizie negative per Facebook pare non volersi arrestare. Proprio dopo uno scandalo che già aveva fatto perdere fiducia agli utenti nei confronti del social network di Zuckerberg. Anche voi siete tra questi?