Flash mob degli artisti in Piazza Duomo a Milano, da Diodato a Levante a sostegno dei lavoratori dello spettacolo

Gli artisti si riuniscono in Piazza Duomo per supportare i lavoratori dello spettacolo, da mesi fermi a causa del Coronavirus

flash mob degli artisti in piazza duomo

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Un flash mob degli artisti in Piazza Duomo a Milano, con Levante, Diodato, Lodo Guenzi, Manuel Agnelli, Cosmo e Ghemon. Il motivo sono i lavoratori dello spettacolo, dimenticati dalle Istituzioni dopo il lungo periodo del lockdown e oggi ancora fermi a causa dei concerti annullati o rimandati al 2021.

L’occasione è la Festa della Musica del 21 giugno, che quest’anno sarà completamente in silenzio per volere di tutti gli aderenti al movimento che hanno deciso di ribellarsi al silenzio istituzionale che ha messo in ginocchio centinaia di famiglie e che, ora, chiedono risposte rapide.

La movimentazione era iniziata già dal 13 giugno, quando sono iniziati a comparire i primi cartelli per #festasenzamusica di numerosi artisti. La protesta continua con la traccia ideale nella quale si sente solo rumore e che sarà disponibile su Spotify per una settimana.

A pronunciarsi personalmente è stato Tiziano Ferro, che ha ricordato quale sia l’importanza dei lavoratori dello spettacolo e delle vita di tutti i giorni: “Sono solo canzonette? No, sono migliaia di lavoratori”. L’artista di Latina ha dovuto rimandare un lungo tour negli stadi e con il quale avrebbe dovuto supportare la musica del nuovo album, Accetto Miracoli.

I concerti sono formalmente ripartiti il 15 giugno, con le prime date annunciate e realizzate in conformità alla Fase 2. Una risposta che non basta per i tanti lavoratori in attesa di ripartire e che da anni fanno parte di una macchina monumentale e che si è fermata in maniera brusca a causa dell’emergenza Coronavirus che ha bloccato tutti gli eventi dal vivo.

I concerti sono rimasti formalmente in piedi fino all’ultimo, per poi essere annullati o rimandati al 2021. Fa discutere anche la modalità di rimborso tramite voucher, che comunque non tutela né i lavoratori né gli utenti che avrebbero preferito il rimborso economico.

Gli artisti si sono quindi vestiti a lutto per sensibilizzare al tema, che merita di essere ascoltato. Le proposte sul tavolo del Decreto Rilancio sono molteplici, dall’allungamento della Naspi al riconoscimento di un’indennità.