Power Hits Estate 2020 all’Arena di Verona: confermato l’evento con una grande novità

L'evento dedicato alla canzone dell'estate torna all'Arena di Verona ma con una formula rinnovata

power hits estate 2020

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L’evento Power Hits Estate 2020 è stato confermato. Ad annunciarlo è il Sindaco di Verona, Federico Sboarina, che ha rivelato quali siano le modalità di svolgimento della manifestazione all’Arena di Verona, come da tradizione.

La serata che incoronerà la canzone dell’estate si terrà il 31 agosto 2020 in un’Arena di Verona completamente vuota, così da rispettare le norme per il contenimento del contagio da Coronavirus, che sta ancora circolando in Italia.

La canzone dell’estate non potrà essere quindi eletta al cospetto del pubblico, che andrebbe oltre le disposizioni imposte dal Governo che prevede un tetto di 1000 spettatori per gli spettacoli all’aperto. I costi per l’organizzazione dell’evento sarebbero inoltre insostenibili, nel caso di una carenza di pubblico come imposto dalle norme.

Alessandra Amoroso con i Boomdabash sono stati i trionfatori della passata edizione con Mambo Salentino, ma sono già pronti al ritorno in radio con un nuovo brano, Karaoke, che rilasceranno il 12 giugno 2020. Sarà quindi una nuova corsa al tormentone estivo, com’è accaduto nel 2019 e come tradizionalmente accade per i Boomdabash.

Per gli eventi all’Arena di Verona, è stata richiesta anche una deroga per 3000 spettatori. In questo modo, si potrebbero organizzare manifestazioni sostenibili economicamente per la macchina dell’anfiteatro scaligero, che per quest’anno fermerà gli spettacoli dal vivo a meno di decisioni differenti da quelle prese.

Power Hits Estate 2020 è quindi il primo evento confermato nell’estate 2020. Tutte le manifestazioni in programma all’anfiteatro sono state annullate, compresi tutti i concerti della stagione extra-lirica che avrebbero dovuto tenersi fino al 30 settembre.

Per i concerti nei grandi spazi, invece, non c’è stato niente da fare. Tutti i live sono rimandati al 2021 e, talvolta, sono stati annullati. Quest’ultimo è il caso dei live di Paul McCartney, che ha contestato l’utilizzo dei voucher per il rimborso dei biglietti a scapito di quello in contanti, che era invece quello più adeguato.