Assomusica risponde a Paul McCartney sui mancati rimborsi: “È lui che ha annullato, non accettiamo lezioni”

Il presidente di Assomusica risponde alle accuse di Paul McCartney: "Se teneva al suo pubblico avrebbe potuto accettare la richiesta di una nuova data, come sta facendo il 99% degli artisti"

paul mcartney

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A Paul McCartney – e a molti altri – i voucher in sostituzione del rimborso dei biglietti per i concerti annullati non sono andati giù.

Il cantante britannico ha sbottato nel momento in cui si sarebbe dovuto esibire in Italia, giudicando scandalosa la decisione del Governo di non rimborsare i fan in possesso dei biglietti per dare in cambio dei voucher da usare per altri acquisti.

Ma di date di Paul McCartney al momento non ce n’è traccia: i suoi fan saranno costretti ad utilizzare gli importi già spesi per comprare biglietti per altri artisti visto che, almeno per il momento, Paul non ha intenzione di fissare nuovi appuntamenti.

Mentre il Governo prova a mediare attraverso le parole di Franceschini, Assomusica non la manda a dire e risponde a Paul McCartney a denti stretti: “Paul McCartney ha sbagliato obiettivo – dice il presidente Vincenzo Spera -. E’ lui che ha annullato il tour, sapendo quale fosse la situazione in Italia e quali sarebbero state le conseguenze della decisione di non riprogrammare le date nel nostro Paese in un altro momento”, ha dichiarato a proposito dell’impossibilità di fissare nuovi appuntamenti in Italia per recuperare quelli saltati nel 2020.

Paul McCartney infatti avrebbe potuto rimandare i concerti al 2021 piuttosto che decidere, in accordo con il suo entourage, di annullarli senza riprogrammazione.

“Non accetto lezioni da lui. Se teneva al suo pubblico avrebbe potuto accettare la richiesta di una nuova data, come sta facendo il 99% degli artisti”, conclude Spera di Assomusica che chiarisce anche di non essere in alcun modo entrato nella decisione governativa di consentire il rimborso dei biglietti tramite voucher: è stato lo Stato a decidere in autonomia.

Inoltre sottolinea che la validità della norma in questione riguarda anche altri settori, come quello dei trasporti e del turismo, non solo il settore della musica dal vivo, norma necessaria al fine di evitare il collasso dell’economia nazionale.

Paul McCartney aveva detto:

“È veramente scandaloso che coloro che hanno pagato un biglietto per uno show non possano riavere i loro soldi. Senza i fan non ci sarebbe musica dal vivo. Siamo fortemente in disaccordo con ciò che il governo italiano e Assomusica hanno fatto”.