Chiamatemi Anna su Netflix non tornerà, la delusione della creatrice della serie: “Abbiamo lottato per salvarla”

La creatrice di Chiamatemi Anna conferma che la serie non tornerà su Netflix ma ha ancora speranze per un film sequel dopo la terza stagione

Chiamatemi Anna

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Chiamatemi Anna è stata cancellata e non tornerà. La conferma del mancato rinnovo era già arrivato lo scorso novembre, quando il canale canadese CBC, in comune accordo con Netflix (che si occupa della distribuzione internazionale) aveva annunciato che la terza stagione sarebbe stata l’ultima.

Ringraziamo i produttori Moira Walley-Beckett e Miranda de Pencier ma anche i talentuosi attori e la crew per il loro incredibile lavoro nell’aver condiviso la storia di Anna con una nuova generazione. Speriamo che i fan che amano lo show ameranno questa stagione finale quanto noi, perché porterà una conclusione soddisfacente al viaggio di Anna.

La creatrice della serie, la Walley-Beckett, si è fin da subito mostrata amareggiata da questa decisione, condividendo la sua indignazione sui social media.

“Vorrei fosse diverso, ma non è così“, aveva scritto su Instagram. “Abbiamo raggiunto la fine della strada di Green Gables dopo tre meravigliose stagioni.”

In un’intervista concessa a Entertainment Weekly, la creatrice dichiarò di essere pronta a scrivere un film sequel, ma anche questa possibilità pare essere sfumata. Nelle ultime ore, infatti, la Walley-Beckett ha svelato ai suoi fan di aver cercato di salvare la serie in tutti i modi: “Abbiamo tentato di far cambiare idea [al network]. Abbiamo tentato di trovare una nuova casa. Abbiamo tentato con un film. Ce l’abbiamo messa tutta.”

I fan, ovviamente, continuano ad essere delusi e a sperare in un revival di Chiamatemi Anna. Nello stesso post Instagram, la Walley-Beckett ha continuato, spiegando i motivi che hanno spinto il network a non confermare la serie per una quarta stagione, svelando degli interessanti retroscena:

Con Art and Commerce non c’è mai un matrimonio semplice. Spesso lo trovo inspiegabile. E questa è una di quelle volte. È impossibile discutere di economia, algoritmi e demografia. Sono queste parole i motivi che hanno spunto i networks a non voler continuare.

Né Netflix e né la CBC hanno mai spiegato le ragioni del mancato rinnovo, ma è chiaro che i rapporti tra le due compagnie si erano incrinati.

In un panel che si è svolto lo scorso gennaio, Catherine Tait, presidente e CEO della compagnia canadese, parlò della presenza di Netflix usando la parola “imperialismo”. “Pensavo all’impero britannico: “Se fossi il viceré dell’India, agiresti come se stessi facendo del bene per il tuo Paese. Sappiamo cos’è successo e il danno che l’imperialismo può causare alle comunità locali.”

La Tait aveva già espresso i suoi problemi con il colosso di streaming:

Non faremo affari che danneggino la redditività a lungo termine del nostro settore. Un certo numero di paesi ha fatto accordi, come abbiamo fatto noi, con Netflix … e col tempo iniziamo a vedere che stiamo alimentando la crescita di Netflix, o stiamo alimentando la crescita di Amazon, piuttosto che alimentare la nostra industria.

Insomma, alla base della cancellazione di Chiamatemi Anna ci sarebbero fattori di mancata comunicazione tra le compagnie coinvolte. Un fattore da non sottovalutare ma che ha contribuito a far chiudere una delle serie tv che ha unito giovani e vecchie generazioni cresciute con Anna di Green Gables.