Ipotesi riapertura dei campi da calcetto: quando si potrà giocare post Coronavirus

La situazione oggi 18 maggio, in attesa di linee guida più chiare da parte del governo in settimana

quando si potrà giocare

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Ci sono tante ipotesi in ballo per quanto riguarda la questione della riapertura dei campi da calcetto, visto che tanti italiani in queste ore si chiedono quando si potrà giocare dopo l’emergenza Coronavirus. In realtà, come abbiamo riportato la scorsa settimana, la questione è ancora in alto mare ed è estremamente delicata, anche perché il problema sanitario non è stato di certo archiviato. Da un lato, dunque, la necessità di garantire la salute delle persone, mentre dall’altro ci sono numerosi interessi ed attività che non possono essere abbandonate al proprio destino.

Dubbi su quando si potrà giocare dopo il Coronavirus e riapertura graduale dei campi

Ad oggi, 18 maggio, disposizioni precise da parte del governo sulla riapertura dei campi da calcetto ancora non ci sono. Ho avuto modo di ascoltare sensazioni, perplessità e idee di vari addetti ai lavori nelle ultime ore. Domina l’incertezza assoluta, perché se da un lato è scontata la riapertura dei centri a partire dal giorno 25, attualmente non sappiamo ancora quali attività verranno consentite e quali invece risulteranno vietate in una prima fase.

Quando si potrà giocare a calcetto? L’altra sensazione molto forte, sotto questo punto di vista, è che le varie regioni avranno una certa autonomia. Da quando non è dato saperlo. Di certo, l’eventuale approvazione del protocollo che andrà ad indirizzare anche il calcio professionistico, in particolare la Serie A, potrebbe rappresentare un grimaldello assai interessante anche per i gestori di strutture private.

A quel punto, si potrebbe scongiurare anche l’ipotesi di partite rimandate alla stagione autunnale. In settimana ne sapremo di più, anche se la percezione su quando si potrà giocare pare sia leggermente cambiata negli ultimi giorni. Probabilmente non subito, dal 25 maggio, ma nemmeno troppo in là nei tempi per quelle regioni meno colpite dal Coronavirus ed in grado di soddisfare determinati standard in termini di sicurezza.