Il Decreto ufficializzato ieri dal governo dopo la quarantena da Coronavirus ci presenta ancora molte domande senza risposta, come quelle che sono poste dagli italiani che vorrebbero giocare a calcetto alla luce della riapertura dei centri sportivi. La data cerchiata in rosso sul calendario è quella del 25 maggio, una settimana dopo rispetto all’entrata in vigore di una serie di misure che dovrebbero sbloccare quanto meno la situazione sociale in Italia. Ne abbiamo parlato stamane con un articolo specifico.
Possibile giocare a calcetto dopo la riapertura dei centri sportivi?
Praticamente scontata la riapertura dei centri sportivi entro fine maggio, come confermato dal Ministro Speranza nella giornata di ieri. Diverso, però, il discorso per chi vuole giocare a calcetto. Ho avuto modo di interpellare alcuni gestori di strutture simili questa mattina ed in effetti la situazione è a dir poco incerta. Basti pensare al fatto che la stessa Serie A al momento non sia ancora certa di ripartire, vista la complessità del protocollo da attuare per i vari enti responsabili.
Morale della favola? La soluzione più probabile è che tali centri possano riaprire dal 25 maggio, al fine di consentire l’attività agonista a chi deve allenarsi. Sul fronte calcio, dunque, prende forma l’idea che in un primo momento si possa dare spazio alle scuole calcio, magari evitando l’utilizzo degli spogliatoi. Dove sarebbe elevato il rischio assembramento. Staremo a vedere, ma restano le perplessità sul binomio “giocare a calcetto-remore per la ripartenza della Serie A”. Se per i professionisti tutto è ancora in alto mare, figuriamoci per il calcio amatoriale.
Resta da sciogliere una sola questione. Alcune regioni, dove i contagi hanno raggiunto valori nulli da diversi giorni, potrebbero vedersi concesse delle deroghe per chi vuole giocare a calcetto. Magari non subito dopo la riapertura dei centri sportivi, ma in anticipo rispetto ad altre realtà nazionali.