Malintesi sul calabrone gigante asiatico in Italia: chiariamoci sulla vespa mandarina

Ritorna una minaccia da chiarire, con alcune distinzioni tra le vespe di cui tanto si parla in questo periodo

Calabrone gigante asiatico

Calabrone gigante asiatico


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Ci sono alcuni concetti importanti da chiarire in questi giorni per quanto concerne il cosiddetto calabrone gigante asiatico, da molti conosciuto come vespa mandarina. Un insetto pericoloso, in parte per l’uomo, ma soprattutto per l’apicoltura, con alcune distinzioni fondamentali per evitare fraintendimenti. Sia per la tipologia di insetto che di recente ha messo in Europa, sia per la geolocalizzazione dei rispettivi avvistamenti. Proviamo dunque a fare chiarezza con le informazioni disponibili oggi 7 maggio, dopo un aggiornamento simile che riportammo sulle nostre pagine a suo tempo.

Dove è stato avvistato di recente il calabrone gigante asiatico

Tra i vari insetti di cui si è parlato ultimamente, il calabrone gigante asiatico è senza ombra di dubbio tra i più insidiosi. La vespa mandarina ha una lunghezza media di 5 centimetri, anche se la regina può raggiungere anche la soglia dei 7 centimetri. E già qui emerge una prima precisazione molto importante per contestualizzare al meglio la situazione, considerando il fatto che secondo Repubblica al momento non ci sarebbero avvistamenti di questo tipo qui in Italia.

Per farvela breve, il calabrone gigante asiatico ha già fatto registrare notevoli danni dapprima in Giappone ed ora negli Stati Uniti. Aree specifiche, soprattutto negli USA nello stato di Washington, dove a questo punto si stanno studiando contromisure per combattere un fenomeno che mette a rischio soprattutto la sopravvivenza delle api. Con tutto quello che ne consegue anche per l’uomo. Bisogna però fare attenzione, perché se da un lato non ci sono ancora avvistamenti in Italia, sono devastanti anche i potenziali effetti da puntura per le persone.

Basti pensare al fatto che in questi anni ci siano state diverse decine di morti in Cina e proprio in Giappone. Nella maggior parte dei casi, però, la puntura da calabrone gigante asiatico produce effetti possono coi quali possiamo fare i conti potenzialmente per mesi e comprendono infiammazione al cuore e al fegato. Problema, questo, che si aggiunge anche alla forte velocità che viene raggiunta dalla vespa mandarina in volo: circa 40 km/h.

Ancora, in Europa e negli USA c’è un’altra questione da affrontare, in quanto le api in queste aree sono impreparate agli attacchi del calabrone gigante asiatico. A differenza di quanto avviene in Asia ed in particolare in Giappone, dove alcuni studi hanno fatto emergere interessanti strategie di difesa sotto questo punto di vista, nel Vecchio Continente il rischio sterminio è molto elevato. Ecco perché la soglia di attenzione è molto elevata, anche se al momento non sono registrati casi.

Dal calabrone gigante asiatico alla vespa velutina

In Italia e nel resto d’Europa, almeno per ora, c’è un’altra grana da risolvere. Gli avvistamenti reali e concreti, soprattutto in alcune regioni del nord nel nostro Paese, riguardano infatti la cosiddetta vespa velutina. Anche qui abbiamo una questione delicata da affrontare, dunque, ma quest’ultimo insetto è senza ombra di dubbio meno aggressivo rispetto alla vespa mandarina. Staremo a vedere se il calabrone gigante asiatico metterà piede anche qui da noi, in attesa di capire se arriveranno le giuste contromisure per preservare la sopravvivenza delle api. Avete avvistato qualcosa di strano di recente?