Quando non serve l’autocertificazione fase 2: tutti i casi

In alcuni casi non serve presentare l'autocertificazione fase 2 del 4 maggio: ecco quali

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La fase 2 è scattata nella giornata di ieri, lunedì 4 maggio: al di là della responsabilità civile cui ciascuno di noi è chiamato a dimostrare per far sì che la curva dei contagi resti discendente, c’è da chiarire alcune cose sull’autocertificazione per gli spostamenti, che in alcuni casi non serve più. Il Governo ha chiarito che non occorre esibire il modulo per quanti si muovono per lavoro (basterà, al momento del controllo, esibire agli agenti il tesserino o comunque la tessera dell’azienda per cui si presta servizio), né tanto meno servirà l’autocertificazione per quelli che vogliono svolgere attività sportiva o fare una passeggiata nelle vicinanze della propria abitazione.

Per tutti gli altri casi bisognerà presentare l’autocertificazione (se avete stampe del modello precedente, vale a dire quello aggiornato al 26 marzo, potete utilizzarle, previe alcune modifiche), il cui nuovo modulo è reperibile a questo indirizzo. Le motivazioni che giustificano gli spostamenti a partire dal 4 maggio sono quattro: esigenze lavorative certificiate, assoluta urgenza, situazioni di necessità e ragioni di salute. Per fare visita ai congiunti bisognerà barrare la voce ‘situazione di necessità‘, e poi in basso, nella sezione ‘A questo riguardo, dichiara che’ inserire altri dettagli, come i particolari sul grado di parentela che vi lega al congiunto in questione (non vanno segnalati nome e cognome della persona cui si sta andando a fare visita).

Riepilogando, se vi state spostando per comprovate motivazioni lavorative, o se svolgere attività fisica e fare una passeggiata nei pressi della vostra abitazione, non occorrerà presentare alle Forze dell’Ordine alcuna autocertificazione (questo dal 4 maggio, data che coincide con l’avvio della fase 2). Speriamo di aver chiarito qualsiasi dubbio residuo sulla questione (nelle scorse ore ancora qualcuno si chiedeva quando fosse necessario presentare l’autocertificazione fase 2, e quando invece no, dal 4 maggio in poi), restando comunque a vostra disposizione per ogni altro chiarimento.