Il docufilm Liberi e Pensanti – Uno Maggio Taranto su La7, con Diodato, Elisa e Negramaro

In mancanza del tradizionale concertone, il docufilm Liberi e Pensanti - Uno Maggio Taranto racconta la città con le voci di cittadini e artisti


INTERAZIONI: 373

In un Primo Maggio orfano dei tradizionali concertoni, a Roma come a Taranto, e di altri cortei ed eventi in tutta Italia a causa dell’emergenza Coronavirus, la tv prova a sopperire celebrando a suo modo la Festa dei Lavoratori: il Primo Maggio 2020 La7 trasmette il docufilm Liberi e Pensanti – Uno Maggio Taranto, in onda in terza serata, dopo il consueto appuntamento del venerdì con la satira di Propaganda Live.

Il docufilm è dedicato alla città di Taranto e al dramma dell’inquinamento ambientale causato dal complesso siderurgico dell’Ilva, una bomba ecologica che da anni affligge il tarantino imponendo ai cittadini l’insopportabile compromesso tra diritto alla salute e diritto al lavoro. Il film vuole raccontare la città con le voci degli attivisti del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, attivo da anni sul territorio per chiedere che sia garantita la partecipazione dei cittadini alle decisioni su Taranto e che la questione Ilva sia trattata avendo come obiettivi la tutela della salute e dell’ambiente insieme alla piena occupazione. Dall’attività del Comitato è nato anche grande evento musicale del Primo maggio di Taranto, il concertone alternativo (o parallelo, a seconda dei punti di vista) al classico appuntamento romano di Piazza San Giovanni, per portare sul palco nel giorno della Festa dei Lavoratori le istanze di chi vive, lavora, si ammala in città.

Prodotto da Pulse Films in collaborazione con Indiana Production e realizzato da Giorgio Testi, Francesco Zippel e Fabrizio Fichera, il docufilm Liberi e Pensanti – Uno Maggio Taranto è stato fortemente voluto dai direttori artistici del concertone di Taranto, Michele Riondino, Roy Paci e Diodato, come forma nuova di attivismo in un momento che non permette l’aggregazione sociale.

Insieme a loro, intervengono nel docufilm esperti di ambiente, ecologia, ma anche artisti che vogliono prestare la loro voce alle rivendicazioni dei diritti dei cittadini di Taranto: Negramaro, Elisa, Brunori Sas, Samuel, Manuel Agnelli, Coma_Cose, Ghemon, Vinicio Capossela, Piero Pelù, Niccolò Fabi, Mama Marjas, Gabriella Martinelli, Fabio Rondanini, Rodrigo D’Erasmo, gli attori Elio Germano e Carolina Crescentini, il fumettista Zerocalcare.

Michele Riondino, Roy Paci e Diodato hanno chiesto ai registi di immaginare un racconto della città in questo Primo Maggio 2020 del tutto inedito, quasi sospeso, stravolto dall’isolamento imposto dal Coronavirus.

In un mondo colpito dalla pandemia in cui la produzione è stata in molti casi costretta a fermarsi, i cui governanti e cittadini tutti sono stati spesso costretti a dover scegliere tra salute e lavoro, o comunque a dover considerare i drammi che una scelta del genere comporta, ci è sembrato potesse essere molto più comprensibile la condizione tarantina. Per questo motivo abbiamo pensato fosse doveroso non rimanere in silenzio e abbiamo chiesto a Giorgio Testi, Francesco Zippel e Fabrizio Fichera di provare a raccontarla con un documentario che in realtà è un esperimento unico, realizzato con tutte le privazioni e le difficoltà del momento, ma anche con l’arte, la genialità e la sensibilità di tanti artisti riuniti. Taranto pone quesiti che non possiamo continuare a ignorare, non solo a livello nazionale, ma globale.

La7 trasmette il docufilm promuovendo anche la raccolta fondi a cui partecipa il Comitato, destinata all’organizzazione Emergency di Gino Strada: Andrea Salerno, direttore di rete, ha definito la vicenda di Taranto “la metafora dell’Italia, drammaticamente in bilico tra diritto al lavoro e diritto alla salute“, da raccontare doverosamente al grande pubblico.