Chiarimenti sulla fuga da Roma e Milano con le immagini da SS148 e Meda

Alcune indicazioni per approcciare al meglio alcuni contenuti emersi in rete in queste ore qui in Italia

Fuga da Roma

Fuga da Roma


INTERAZIONI: 361

Da diverse ore stanno circolando sui social video riguardanti la presunta fuga da Roma e Milano, con immagini che arrivano direttamente dalla SS148 Pontina e da Meda. Inutile dire che l’indignazione è forte dopo aver osservato questi contributi, un po’ come avvenuto poco più di un mese fa quando tante perone del Sud lasciarono il capoluogo lombardo prima della chiusura dovuta al Coronavirus. Come probabilmente ricorderete tramite il nostro articolo pubblicato in quel frangente. Proviamo, a tal proposito, a chiarire alcuni concetti importanti.

Gli approfondimenti sulla fuga da Roma e da Milano

Nessuno mette in discussione che possa esserci stata una sorta di fuga da Roma e da Milano, magari credendo erroneamente che, nonostante le restrizioni figlie dell’attuale emergenza sanitaria che stiamo vivendo nel nostro Paese, potesse essere possibile raggiungere la seconda casa o altra location per le feste di Pasqua. Nulla di tutto questo, coi contributi che arrivano appena all’esterno della Capitale, sulla SS148 Pontina, senza dimenticare quelli in uscita da Milano, che hanno scatenato reazioni pesanti sui social.

Tuttavia, occorre precisare alcuni aspetti. Il primo è che non possa essere considerato lecito pubblicare video del genere in cui si osservano chiaramente le targhe di altre vetture. Supponente, ad esempio, che molte persone immortalate si stiano recando a lavoro. Ancora, la forte intensificazione dei controlli potrebbe aver accentuato il cosiddetto “effetto coda”, quando magari in un contesto normale si potrebbe assistere ad un flusso di vetture di poco più elevato rispetto a quanto avvenuto di recente.

Insomma, prima di parlare di fuga da Roma e da Milano occorre riflettere bene e giudicare nel modo giusto le immagini che ci stanno arrivando dalla SS148 Pontina e da Meda. Questo, sperando da un lato nel senso civico delle persone, dall’altro in eventuali sanzioni per tutti i furbetti di Pasqua.