Quelli di F1 2020 è sostanzialmente un paradosso bello e buono. Il nuovo capitolo dell’annuale franchise dedicato al circus motoristico probabilmente arriverà puntuale al suo appuntamento col mercato. Ad attenderlo, però, non troverà il mondiale, fermo com’è ai box a causa della dilagante pandemia di Covid-19.
Le prime sette gare della competizione sono infatti state annullate, con gli spettatori che non avranno quindi modo di rivedere le monoposto sfrecciare sui circuiti prima del mese di giugno. A farne le spese i Gran Premi di Australia, Bahrein, Vietnam, Cina, Olanda, Spagna e Monaco. Circuiti storici ed esordienti travolti dall’ondata di rinvii ed annullamenti a cui difficilmente si potrà porre rimedio.
E nel frattempo i piloti scalpitano nelle proprie abitazioni, con alcuni che non disdegnano le riproduzioni digitali dei simulatori di corse. Un esempio lampante arriva dal simpaticissimo Lando Norris, che tramite i suoi canali social si è mostrato particolarmente attivo sul fronte eSport. Il giovanissimo pilota in forza alla McLaren non ha mai nascosto la sua passione per i videogiochi. E potrebbe magari essere proprio questa la strada da percorrere – a tutta velocità – per rispondere al ritardo nell’avvio del mondiale di F1 2020. C’è già un primo timido accenno da parte di alcuni piloti top del circus. E la serata di oggi è pronta a riportare i mondiale sugli schermi, sebbene solo in salsa digitale e con una partecipazione parziale e organica, con inclusioni dal mondo dello sport a tutto tondo (anche il portiere del Real Madrid, Curtois, ndr). Ma perchè non estendere il tutto e dargli una forma definita e totalizzante?
F1 2020 tra mille rinvii: tempo di spostare la competizione in rete?
Le diverse tappe annullate, unite ai provvisori rinvii (che probabilmente diverranno a loro volta annullamenti) non permettono di nutrire ottimismo in vista del futuro del mondiale di F1 2020. Una situazione in continuo divenire, certo, ma le prospettive non sono delle migliori. E con i piloti e le monoposto ferme, potrebbe essere un’altra l’opzione a disposizione per ravvivare la situazione. O perlomeno di offrire ai fan un po’ di sano spettacolo.
Il dilagante fenomeno degli eSports, che negli ultimi anni ha coinvolto anche la Formula Uno, potrebbe essere la soluzione, almeno temporanea. Così come Lando Norris, anche altri potrebbero munirsi di console e copia del gioco, e cimentarsi magari in una competizione vera e propria.
Immaginate come sarebbe ritrovare tutti i piloti della stagione 2020 pronti a scendere in pista, digitalmente parlando. Nulla in palio, ovviamente, ma la voglia di primeggiare dei diversi concorrenti renderebbe comunque il tutto adeguatamente pepato. Ognuno da casa propria, sfruttando la connessione a internet, a debita distanza di sicurezza. Non in pista ovviamente.
Un campionato che potrebbe dunque corrersi in salsa digitale, nell’attesa di tornare in pista. E che potrebbe fare la gioia di tutti gli addetti ai lavori, con le pay tv che potrebbero in questo modo rimpolpare i propri palinsesti. Stress fisico relativo, vista l’assenza della forza G: questo permetterebbe, da qui a giugno, di completare l’intero calendario, andando magari a fissare una gara ogni tre/quattro giorni. Incoronando quindi il campione digitale, nell’attesa di scoprire quello reale in pista.
Una provocazione, certo, ma che non sarebbe totalmente infattibile, vista la relativa semplicità del tutto, unita alla praticità dei piloti con i simulatori. Potrebbe prender vita dunque uno spettacolo del genere?