Itziar Ituño de La Casa di Carta positiva al Coronavirus, la Raquel della serie in quarantena: “Sto bene”

Itziar Ituño de La Casa di Carta annuncia di essere in quarantena perché positiva al Coronavirus: era impegnata sul set della nuova serie Alardea


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Anche l’attrice Itziar Ituño de La Casa di Carta ha contratto il Coronavirus, probabilmente sul set della nuova serie a cui sta lavorando. La Raquel della serie Netflix, in arrivo sulla piattaforma con la quarta stagione il 3 aprile, è in quarantena perché positiva al virus, anche se il suo sembra un caso non grave.

Ituño ha comunicato su Instagram di essere risultata positiva al tampone, effettuato dopo aver mostrato i sintomi tipici del virus e in seguito alla notizia di vari contagi, verificatisi sul set della serie Alardea, prodotta da K2000 (The Mediapro Studio) per l’emittente EIBT. Le riprese sarebbero andate avanti nei Paesi Baschi fino a domenica 15 marzo, nonostante, come riferisce l’Unione di attori e attrici baschi, sia stato proclamato lo stato di allarme nella comunità autonoma già il 13 marzo. La produzione era appena partita e le riprese erano iniziate solo da qualche giorno, nel bel mezzo della pandemia.

Sarebbero 10 le persone del team di produzione infette, tra cui l’attrice Itziar Ituño de La Casa di Carta. Nel suo messaggio su Instagram l’interprete di Raquel Murillo spiega di avere i classici sintomi influenzali con cui perlopiù si manifesta il virus nelle persone che non hanno importanti patologie pregresse: “Da venerdì pomeriggio ho sintomi (febbre e tosse secca) e oggi abbiamo ricevuto la conferma del test epidemiologico. È il Coronavirus. Il mio caso è lieve e sto bene, ma è molto molto contagioso e super pericoloso per le persone che sono più deboli“, ha fatto sapere la protagonista de La Casa di Carta. L’attrice ha anche aggiunto un appello alla responsabilità invitando tutti a non prendere sottogamba la situazione: “Questa non è una sciocchezza, attenzione, non prendetela alla leggera, ci sono stati tanti morti, ci sono in gioco molte vite e non sappiamo ancora come andrà, quindi è giunto il momento di vaccinarsi per la responsabilità del bene comune. È un momento di solitudine e generosità! State a casa per proteggere gli altri. Devo stare 15 giorni in quarantena e poi si vedrà! Prendetevi cura di voi“.

La situazione del set, come riporta la testata spagnola Vertele, ha richiamato l’attenzione dell’associazione degli attori baschi, che ha denunciato la “irresponsabilità e totale mancanza di empatia” da parte dei produttori e dell’emittente per aver tenuto il team “per tutto il fine settimana in una situazione di nervosismo e stress totalmente inutili, oltre a mettere in pericolo la salute dei membri e del loro ambiente” prima di sospendere le riprese.

Mediapro ha replicato con una nota alle accuse dell’associazione, sostenendo di aver messo in atto tutte le precauzioni necessarie sin dalla comparsa del primo caso di infezione da COVID-19 in Spagna, quando la serie era ancora in fase di pre-produzione, attraverso “un sistema di rilevamento e monitoraggio che applica le norme di quarantena stabilite“. Anche dopo l’emanazione di norme restrittive per prevenire il contagio nella provincia autonoma, nessun membro dell’équipe è stato chiamato a lavorare sul set “in attesa della decisione di sospendere temporaneamente le riprese“. I primi sintomi del virus si sono manifestati in una persona della produzione solo sabato 14 marzo e da allora “secondo le indicazioni delle autorità sanitarie e governative, le parti interessate sono state informate che le riprese di Alardea sono temporaneamente sospese“.

Oltre a quelle di Alardea sono state interrotte anche riprese di tutte le altre serie Mediapro attualmente in produzione, tra cui El Internado: Las Cumbres, il reboot de El Internado prodotto da Amazon Studios.