Spunta la finta circolare del Ministero che regala 350 euro a chi resta a casa

Nuova catena su WhatsApp che si prende gioco degli italiani. Tutti gli approfondimenti del caso

350 euro

350 euro


INTERAZIONI: 993

Restare a casa ed essere pagati, all’apparenza un sogno che diventa realtà, alla luce di una bufala che oggi 12 marzo sta girando su WhatsApp incentrata su un saldo per tutti pari a 350 euro. Dopo aver esaminato una fake news a tema Coronavirus pochi minuti fa, dunque, bisogna concentrarsi nuovamente su una catena virale che si sta prendendo gioco di tanti italiani. Anche le utenze della nostra redazione hanno ricevuto il messaggio virale, al punto da indurmi ad intervenire questo giovedì.

La storia dei 350 euro per chi resta a casa

Per farvela breve, qualora non abbiate ancora ricevuto la catena WhatsApp in questione, il messaggio diventato popolare in Italia ci dice esattamente quanto segue:Circolare del Ministero, approvato assegno immediato di 350 euro una tantum, per chi rimane a casa. Qui il modulo per la richiesta“. Inutile dire che in tanti si sono affrettati a cliccare sul link in questione, nel tentativo di approfittare della situazione. Magari proprio quelli che in questi giorni non hanno rispettato al 100% i vari decreti che sono stati diffusi dal governo.

Morale della favola? Niente 350 euro. Cliccando sul link che troverete nel messaggio WhatsApp, infatti, verrete reindirizzati alla solita pagina in cui c’è in bella vista uno scimmione che fa un gestaccio. La consolazione consiste nel fatto che per una volta non correremo rischi sulla sicurezza dei nostri dispositivi. Trattasi di uno scherzo, nell’accezione classica del termine, fortunatamente senza conseguenze.

Al netto degli effetti per chi oggi 12 marzo casca nella bufala dei 350 euro destinati a chi resta a casa in piena emergenza Coronavirus, resta l’invito di sempre. Quale? Smettiamola di credere alle catene WhatsApp ed usiamo come riferimenti i soli siti istituzionali che sono sempre pronti a fornirci tutte le informazioni del caso, come abbiamo notato in queste settimane in Italia.