Killing In The Name dei Rage Against The Machine diventa un tutorial per lavarsi le mani contro il Coronavirus

Washing In The Name Of è il nuovo slogan con l'aggiunta di: "It's best you do what they tell ya"


INTERAZIONI: 351

La battuta viene spontanea: Killing In The Name dei Rage Against The Machine, trasposta in questo periodo storico, potrebbe diventare Washing In The Name Of. È proprio ciò che hanno detto i militanti di Wake Up in un post che sottolinea l’approvazione di un’immagine virale pubblicata dai fan in questi giorni di paura e nervosismo.

Non una canzone a caso. Killing In The Name dei Rage Against The Machine è un pugno chiuso contro la guerra e contro la dittatura, ma soprattutto contiene la frase: And now ya do what they told ya, che significa: E ora fate ciò che vi dicono di fare con tono di disprezzo, come per sottolineare uno stato di sudditanza alle ingiustizie.

A questo giro, però, i RATM cambiano opinione almeno per questa occasione. In un’immagine mostrano un tutorial in 12 step per lavarsi accuratamente le mani per igienizzarle al meglio e proteggersi dal Coronavirus. In didascalia scrivono: “Washing in the name of. On this occasion it’s best you do what they tell ya”, ovvero: “Lavando nel nome di. In questa occasione è meglio che facciate come ciò che dicono” per invitare i fan a seguire tutte le indicazioni governative per scongiurare la diffusione del contagio.

Ogni step riporta una frase del testo di Killing In The Name e vengono indicati i vari passaggi della disinfezione delle mani, dal ricorso al sapone all’asciugatura finale.

Autoironia e autocelebrazione – del resto, anche Barbara D’Urso ci insegna come lavarci le mani al giorno d’oggi – ci restituiscono l’immagine di una band attenta al mondo anche quando non si parla di guerra e protesta. Ultimamente, inoltre, i Rage Against The Machine hanno programmato alcune date in Europa per l’estate, ma per il momento non si parla di concerti in Italia.

Dal 28 agosto, infatti, la band di Zack De La Rocha si sposterà nel Regno Unito dopo le date americane per poi continuare a Parigi l’1 settembre, Dublino il 4, a Berlino il 6 settembre e a Praga l’8 settembre.

Le ultime due date europee dei Rage Against The Machine sono previste a Cracovia il 10 settembre e a Vienna il giorno 12. Per il momento non ci sono altri aggiornamenti.

La band ha inoltre annunciato che il 100% dei profitti di ogni data del tour verranno devoluti interamente alle città che ospiteranno le date per essere destinati alle associazioni che si occupano di opere di carità e attivismo. Gli incassi delle prime tre date del tour, inoltre, sono stati devoluti alle associazioni che si occupano di diritti dei migranti e di approvvigionamenti dei profughi, e ovviamente anche di accoglienza di persone in fuga da condizioni di vita impossibili.

Una sfida, quella dei RATM, che continua da quando la band esiste e specie ultimamente il chitarrista Tom Morello è spesso stato in prima linea nella critica verso il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, arrivando a definirlo: Demagogo con la testa arancione ed esponendo la scritta: “F**k Trump” nel retro della sua chitarra.

Killing In The Name dei Rage Against The Machine è uno dei brani più amati e l’emergenza Coronavirus è un’occasione per fare un ripasso.