Tutte le conseguenze del Mobile World Congress annullato: Samsung, Xiaomi, Huawei danneggiate?

I mancati introiti turistici per la città di Barcellona e per i maggiori produttori di smartphone

Mobile World Congress

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La notizia ufficializzata nella serata di ieri sull’annullamento del Mobile World Congress va considerata senz’altro nella sua gravità per il settore della telefonia e delle telecomunicazioni. La decisione della GSMA giunta in anticipo rispetto a quanto previsto in un primo momento è da ritenersi senz’ltro oculata per evitare l’eventuale ulteriore diffusione del coronavirus. Ciò non toglie che si possa effettuare un analisi di chi ha maggiormente da perdere proprio dallo stop alla conferenza: grossi brand come Samsung, Huawei e Xiaomi potrebbero risentire più di altri del mancato evento, così come la stessa città di Barcellona perderà sostanziose entrate per il suo settore turistico a fine mese.

Visto l’annullamento del Mobile World Congress da parte della stessa GSMA, sembra evidente che la stessa associazione degli operatori del settore TLC dovrà rendere gli importi degli affitti di stand e spazi espositivi di ogni sorta all’interno della zona fieristica di Barcellona. Nella città spagnola poi alberghi, ristoranti, anche semplici privati pronti ad affittare le loro abitazioni perderanno importanti entrate per il mancato arrivo degli ospiti da ogni parte del mondo. Nel 2019, per avere un’idea dei mancati ricavi, proprio i visitatori del MWC hanno speso nella città spagnola (nei giorni del congresso( ben 117,7 milioni  di euro.

Scendendo nel dettaglio delle conseguenze dell’annullamento del Mobile Wolrd Congress, quali brand potrebbero risentire maggiormente della decisione della GSMA? Di certo tutti gli operatori non gioveranno dei benefici dell’importante vetrina ma tra questi vanno esaminati i casi dei produttori Samsung, Xiaomi e Huawei.

Dopo la presentazione dei Samsung Galaxy S20 ma pure del pieghevole Galaxy Z Flip il giorno 11 febbraio, il Mobile World Congrees sarebbe stato il palcoscenico ideale per promuovere tutte le ammiraglie ad un pubblico di esperti variegato e proveniente da ogni continente del mondo.

Un ragionamento abbastanza simile va fatto per Xiaomi: a seguito del lancio in Cina dei nuovi Xiaomi Mi 10 e Mi 10 Pro, il prossimo 23 febbraio (dunque proprio all’interno della conferenza) era previsto un evento di lancio europeo del nuovo hardware. Per quanto il keynote non sia stato ufficialmente ancora annullato, difficilmente questo avrà luogo e pure se confermato non avrebbe un pubblico degno di nota.

Per finire, anche Huawei aveva previsto una sua presentazione specifica all’interno del convegno spagnolo, seppur non dedicata alla presentazione dei P40 programmati invece a marzo. L’occasione sarebbe stata tuttavia ghiotta per lanci minori e per rinforzare la propria posizione in Europa in pieno clima ban USA: una chance di certo persa in un anno che si preannuncia difficile per le vendite anche a causa del coronavirus.