Il sistema operativo Harmony sarà sui telefoni Huawei, parola di Zhengfei

Nuova puntata nella giovane storia dell'OS proprietario, il suo futuro

sistema operativo Huawei

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C’è da credere all’ultima parola data sul sistema operativo Harmony di Huawei? Lo vedremo nel futuro (forse non proprio immediato) proprio sui modelli del brand? La questione è delicata e controversa e i riscontri ufficiali forniti in proposito sono stati spesso discordanti. L’ultimo della serie apre ad un cambio deciso di rotta del futuro software dell’azienda, chissà se a beneficio o a discapito degli utentiu

Come riportato anche da GizChina, al Winter Davos Forum, il fondatore di Huawei ossia Ren Zhengfei non ha utilizzato mezzi termini nel parlare proprio del sistema operativo Harmony (noto in Cina come HongMeng OS). Proprio la soluzione software verrà utilizzata in futuro su telefoni, tablet, TV e altri prodotti Huawei appunto.

Quanto appena reso noto dal fondatore dell’azienda di successo, in realtà, non combacia affatto con quanto dichiarato solo qualche tempo fa. Prima della fine del 2019, ad esempio, Wang Chenglu (presidente del dipartimento software per le aziende consumer di Huawei) aveva parlato di preferenza assoluta su Android anche rispetto al prodotto proprietario. La scelta di quest’ultimo sarebbe stata solo obbligata a causa di fattori esterni come il nuovo inasprirsi del ban Huawei. Ad ogni modo, resta un dato di fatto che gli sviluppatori stanno continuando a far crescere l’OS nuovo di zecca anche all’inizio di questo 2020 e questo potrebbe diventare già open source nella prossima estate ossia ad agosto.

Per quanto detto finora, non possiamo dare affatto per scontato, nonostante le ultime dichiarazioni di Zhengfei che il sistema operativo arrivi davvero anche sugli smartphone del produttore. Intanto l’azienda ci tiene a sottolineare come la sua soluzione sarà all’avanguardia nell’aspetto sicurezza e diventerà il quinto sistema operativo per terminali digitali intelligenti entro la fine del 2020, superando Linux. Gli forzi profusi non sono pochi ma dovranno vedersela con la propensione degli utenti a cambiare OS da Android.