Poste Italiane regala iPhone 11 Pro Max? Attenti alla truffa Facebook

Un tentativo di raggiro pure sponsorizzato sul social, cosa non fare mai

Poste Italiane regala iPhone 11

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Ma davvero Poste Italiane sta regalando un iPhone 11 Pro Max, dunque il melafonino di punta del 2019, attraverso un concorso ufficiale sponsorizzato via Facebook? Un post presente sul social sta letteratamente mietendo vittime in questi giorni di feste e proprio per questo motivo va chiarito subito che proprio le Poste non c’entrano nulla in realtà e quanto proposto è in realtà un tentativo di truffa.

L’annuncio del presunto concorso di Poste Italiane in cui si mette in palio proprio un iPhone 11 Pro Max ha le sembianza di quello presente in foto, in apertura articolo. I più attenti potrebbero subito notare l’anomalo profilo che ha pubblicato l’annuncio, appunto Poste/Italiane scritto con uno “slash” di troppo tra le due parole. Per il resto tuttavia, l’inganno è ben costruito con un logo che eguaglia in tutto e per tutto quello originale e una nota che invoglia tutti i clienti a partecipare ad un gioco a premi solo all’apparenza reale.

Il rischio che si corre abboccando alla trappola del fantomatico concorso in cui Poste Italiane regala un iPhone 11 Pro Max è quello di rilasciare dati personali molto preziosi nelle mani di hacker e comunque malintenzionati del web. La procedura del gioco fantomatico, in effetti, prevede il rilascio dell’indirizzo mail, del numero di telefono e di altri dettagli che in realtà non comporteranno alcuna vincita ma solo qualche grana in futuro, magari con una vera e propria pioggia di spam alla propria attenzione.

Considerando dunque che non è in corso alcun concorso Poste Italiane che metta in palio un iPhone 11 Pro Max (per quanto faccia gola), trovandosi di fronte al post social qui segnalato sarà un bene procedere alla sua segnalazione come contenuto ingannevole e truffaldino, così da contribuire al ban del profilo altrettanto fake e pericoloso che pure è stato erroneamente promosso sulle pagine di Zuckerberg.