Riparte la serie A, riparte la sfida scudetto tra Sarri e Conte. I due allenatori guidano le squadre che condividono il gradino più alto del podio. Gli stessi punti, ma due sentimenti opposti : Conte sugli altari, Sarri sul banco degli accusati.
Antonio Conte è l’idolo indiscusso dei tifosi interisti che in pochi mesi, grazie alla sua guida, sono passati da un sofferto quarto posto con distacco a contendere il titolo di Campione d’Inverno agli otto volte consecutive Campioni d’Italia. Nonostante l’eliminazione dalla Champions la fiducia in Conte è granitica
Maurizio Sarri suscita qualche apprensione nella tifoseria bianconera. Eppure il tecnico toscano, computando Campionato e Champions, ha una media punti di gran lunga superiore ai suoi predecessori sulla panchina sabauda. Sarri ha già perso il primo trofeo stagionale, la SuperCoppa contro la Lazio. E nonostante la franca qualificazione agli Ottavi di Champions qualche brivido attraversa il J Center.
Strano destino quello dei due allenatori . Ardua l’impresa per entrambi. Ma mentre Conte ha già ampiamente convinto il popolo nerazzurro , Sarri lascia ancora qualche dubbio. Certamente è più semplice migliorare il quarto posto dell’Inter che vincere il nono campionato ( considerato il minimo sindacale in Casa Juve) e la Champions (unico vero traguardo stagionale) ma a lungo andare “la sfiducia” che serpeggia intorno a Sarri potrebbe nuocere al raggiungimento dei risultati sperati.
Una parte dei tifosi bianconeri, che adesso ricorda con nostalgia Conte ed Allegri, non è ancora convinta che Sarri sia l’uomo giusto per conquistare il trofeo più ambito che come una maledizione sfugge alla Juventus. E la sconfitta contro la Lazio, nel primo trofeo stagionale, è suonata come un sinistro campanello d’allarme. Per tutti, Sarri compreso.