The Witcher su Netflix, le differenze tra libri e serie tv

Non è sempre facile adattare un libro allo schermo, e The Witcher su Netflix ne è un esempio: ecco le differenze tra l'opera originale e la serie tv

The Witcher su Netflix

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Non è mai facile adattare un’opera letteraria allo schermo; The Witcher su Netflix ne è un ottimo esempio. Approdata qualche giorno fa sulla piattaforma, la serie tv è ispirata alla Saga di Geralt di Rivia dell’autore polacco Andrzej Sapkowski, e ha già ricevuto il consenso di critica e pubblico. Quando si compie un’operazione del genere, non tutti però restano soddisfatti dal risultato. Abbiamo evidenziato le differenze tra libri e serie tv di The Witcher su Netflix, focalizzandoci sui personaggi. Il casting ha infatti causato alcuni problemi tra i fan della saga letteraria, soprattutto per l’età degli attori.

Partiamo dal protagonista. Henry Cavill veste i panni del solitario cacciatore di mostri Geralt di Rivia. Il suo personaggio è probabilmente quello rappresentato in maniera più fedele. Burbero, di poche parole, l’attore di Batman v Superman presta il suo fisico possente alle scene d’azione, mostrando di aver messo a frutto i suoi duri allenamenti. Del resto Cavill se lo vediamo così in parte è perché lui stesso ha ammesso di essere un grandissimo fan della saga letteraria.

Il cambiamento principale, però, riguarda le due protagoniste femminili. Nei libri, Ciri e Yennefer vengono introdotte attraverso gli occhi di Geralt. Nello show, invece, gli autori hanno deciso di dare più risalto alle loro figure, esplorando aspetti che nei romanzi sono solo accennati. Andiamo nello specifico.

La principessa Ciri, interpretata da Freya Allen, risulta abbastanza fedele alla sua omonima letteraria. A livello caratteriale, però, The Witcher su Netflix ha apportato alcuni cambiamenti molto significativi. La giovane principessa mostra fin da subito di avere dei poteri magici. Infatti, come i fan dell’opera originale sanno, nel primo libro le sue abilità sono vagamente accennate, mentre solo nel secondo romanzo assistiamo veramente alle sue potenzialità. Nella serie tv, Ciri sa di avere dei poteri, ma non è sicura quali siano, né sa come controllarli. Questo elemento aggiunge valore emotivo al percorso del personaggio: Ciri deve imparare ad esplorare il mondo da sola, riuscendo a capire anche la sua magia.

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Forse il tasto dolente riguarda la maga Yennefer, interpretata da Anya Chalotra, che nei libri viene presentata come una figura potente e impetuosa, destinata ad essere l’interesse amoroso per Geralt e madre adottiva di Ciri. In The Witcher su Netflix, per la prima volta i fan scoprono il passato di Yennefer, scoprendo gli eventi che l’hanno portata a diventare una maga potentissima.  Nei libri, al contrario, Yennefer non è uno dei personaggi principali, mentre nella serie tv, gli autori hanno optato per un maggiore approfondimento. Di conseguenza, Geralt e Yennefer in realtà non si incontrano sullo schermo fino all’episodio cinque; a quel punto il personaggio della Chalotra è molto più simile alla sua controparte letteraria. Unico neo: la differenza d’età tra Cavill e l’attrice, evidenziato soprattutto nelle scene in cui appaiono insieme.

La prima stagione di The Witcher non adatta completamente i romanzi principali, ma prende spunto da qualche avvenimento narrato nei libri successivi. Inizialmente questo può creare confusione nello spettatore, ma è l’unico modo per raccontare le storie di Geralt, Ciri e Yennefer.

The Witcher è disponibile su Netflix con gli otto episodi componenti la prima stagione. La serie è già stata rinnovata.