Video Games di Lana Del Rey è la Canzone del Decennio ai Q Awards: 5 curiosità sul suo singolo rivelazione

A Londra Video Games di Lana Del Rey è stata premiata come Canzone del Decennio: qualche curiosità sul singolo che ha trasformato Lizzy Grant in una diva sadcore


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Video Games di Lana Del Rey è stata eletta “Canzone del Decennio” ai Q Awards, la kermesse storica promossa dal 1990 dalla rivista musicale britannica Q, ad oggi uno dei più grandi premi musicali esistenti in Gran Bretagna.

La ballata della cantautrice statunitense ha ricevuto il premio per il suo impatto sulla musica inglese nell’ultima decade: per il primo singolo della Del Rey con questo nome (prima aveva inciso musica come Lizzy Grant) dall’album Born To Die si tratta del secondo riconoscimento di questo genere, visto che sempre quest’anno è stata nominata anche dalla rivista americana Pitchfork tra le migliori canzoni degli anni 2010, classificandosi al nono posto.

Lana Del Rey non era alla cerimonia di premiazione che si è svolta questo giovedì 16 ottobre a Londra, perché impegnata col suo tour a supporto dell’ultimo album Norman Fucking Rockwell! (nel 2020 in arrivo anche in Italia con una data a Verona), ma ha inviato un video di ringraziamento. 

Sono più che onorata di ricevere il titolo della canzone del decennio, questo è surreale. Grazie per il vostro supporto, significa per me il mondo. Sono molto grata e mi piacerebbe molto essere lì, ma ci sono idealmente, non riesco ad esprimere quanto sia importante per me.

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Questo brano dal pop sofisticato e struggente al tempo stesso, che evoca atmosfere oniriche e retrò, glamour e malinconiche, conteneva in nuce tutto lo stile e la poetica di Lana Del Rey che sarebbe stata sviluppata negli anni e negli album a venire: quando uscì nel 2011 segnò la svolta per la sua carriera, un singolo che fece urlare alla rivelazione dell’anno e che avrebbe trainato il successo commerciale di Born To Die, rendendola la voce più popolare tra quelle identificate dalla stampa con l’etichetta del sottogenere sadcore.

Ecco allora cinque curiosità su Video Games di Lana Del Rey, ancora oggi uno dei brani più rappresentativi della sua discografia.

Il debutto

Non tutti ricordano che Video Games è stato il primo singolo ufficiale di Lana Del Rey, il suo brano di debutto per il primo album inciso con una major. Video Games ha infatti anticipato il disco Born to Die, il suo primo progetto con una grande etichetta, la Interscope Records. Il precedente intitolato Lana Del Ray A.K.A. Lizzy Grant, suo album d’esordio, era stato invece pubblicato dall’etichetta discografica indipendente 5 Points Records nel 2010, quando ancora la cantante era nota come Lizzy Grant, diminutivo del suo nome all’anagrafe Elizabeth Woolridge Grant.

Il testo e la musica

Lana Del Rey è autrice e compositrice del brano insieme a Justin Parker, mentre la produzione è stata affidata al duo Robopop, composto da Daniel Omelio e Brandon Lowry. Incisa ai BMG Studios di New York, città di provenienza della cantante, la ballata racconta l’amore non corrisposto per un compagno distratto e manchevole, che pure la cantante afferma con forza di amare intensamente. Alla sua uscita ha ricevuto consensi unanimi dalla critica che ne ha lodato l’eleganza, l’uso di strumenti come archi e violini, l’atmosfera cinematografica della canzone, nonostante sia stata anche a tratti criticata perché considerata espressione di una visione dell’amore e della figura femminile poco emancipata (etichetta che l’ha poi accompagnata per molti anni).

Video Games nelle classifiche

I numeri sul mercato americano e quello europeo non sono univoci: la posizione più alta raggiunta in Billboard Hot 100, la classifica statunitense, è la numero 91, ma il brano ha avuto un’eco incredibile in Europa, arrivando nella top3 in Germania (dove ha raggiunto il primo posto), Austria, Belgio, Francia, Paesi Bassi, Svizzera, Repubblica Ceca. Nel Regno Unito ha raggiunto il 9° posto ed è stato certificato platino. In Italia si è fermato al 26°.

Le cover

Molti artisti si sono innamorati di questa canzone e hanno voluto reinterpretarla, perlopiù in occasioni live: tra questi Boy George, John Mayer, Ben Howard, Maverick Sabre, Tyler Hilton, Amanda Palmer, Patrick Wolf, Tom Odell e i Kasabian. La band Bristeil ne ha proposto una versione in lingua bielorussa. Nel 2017 una versione corale a cappella di Video Games è stata usata nella rappresentazione dell’Otello della Royal Shakespeare Company sul palco dello Shakespeare’s Globe a Londra.

Il videoclip

Il video musicale di Video Games di Lana Del Rey della canzone è stato diretto e montato dalla stessa cantautrice: il risultato è una sequenza di scene in cui immagini d’archivio di personaggi e paesaggi di Hollywood, con bandiere a stelle e strisce, paparazzi e riprese di Paz De La Huerta ubriaca si alternano con momenti di vita quotidiana di persone sconosciute e con la sua interpretazione della canzone girata con una webcam. Dopo il successo del video, ha dichiarato che “se avessi saputo che così tante persone lo avrebbero guardato, mi sarei sforzata di più. Avrei curato capelli e trucco e cercato di non essere così imbronciata, visto che tutti parlano continuamente della mia faccia. E ci avrei messo più di una trama“.