Che Lucy In The Sky With Diamonds dei Beatles fosse un’esperienza onirica già si sapeva, ma con la versione eseguita dalla cantante irlandese Lisa Hannigan nella versione scritta dal compositore Jeff Russo ne scopriamo una nuova veste, più contemporanea ma perfettamente in orbita con le sfere celesti. Questa rivisitazione, non a caso, fa parte della colonna sonora del film Lucy In The Sky di Noah Hawley, con Natalie Portman nel ruolo di Lucy Cola, un personaggio ispirato all’astronauta Lisa Marie Nowak e alla sua storia d’amore con il collega William Oefelein.
Il classico dei Beatles, per un migliore adattamento alla trama del film, è stato ridotto a una versione minimale nella quale le dinamiche si concentrano su un registro più etereo e contemporaneo. I tre colpi di tom di Ringo Starr che anticipavano il ritornello, per esempio, scompaiono per lasciare spazio a percussioni più sommesse e appena percepibili, e il risultato è reso possibile anche da una drastica riduzione dei BPM rispetto al brano originale.
Pad, rhodes e riverberi, insieme alla voce di Lisa Hannigan, spostano il taglio del brano su una dimensione maggiormente vicina all’astrazione, che non viene alterata dalle esplosioni psichedeliche. Il risultato è una culla di suoni e respiri, quasi un’imitazione dell’assenza di gravità che domina l’universo.
Su Lucy In The Sky With Diamonds dei Beatles è comune il pensiero che si tratti di riferimenti all’uso dell’LSD (il titolo del brano sarebbe un acronimo), ma John Lennon smentì tale interpretazione durante un’intervista rilasciata a Dick Cavett:
La verità è questa: mio figlio mi portò un disegno che mostrava una strana donna che volava. Gli chiesi di cosa si trattasse e mi rispose: “Lucy in the sky with diamonds”. Lo trovai meraviglioso e subito scrissi la canzone. Dopo la pubblicazione qualcuno disse che il titolo nascondeva la sigla LSD. Non me ne ero accorto, addirittura cercai altre sigle “nascoste” in altre canzoni. Non era niente di tutto ciò.
