Recensione Ni no Kuni Remastered, c’era (ancora) una volta

Ni no Kuni: La minaccia della Strega Cinerea torna dopo nove anni con un comparto grafico tirato a lucido. La magia di un tempo sarà rimasta la stessa?

La recensione di Ni no Kuni Remastered su PS4

INTERAZIONI: 25

C’era una volta Ni no Kuni Remastered, versione rimasterizzata di una favola poligonale del 2010, tornata a nuova vita su PC e console dell’ultima generazione. Una favola che è nata originariamente sulla indimenticabile PlayStation 3 grazie agli sforzi congiunti degli sviluppatori di Level-5 e di Studio Ghibli, rinomato studio di animazione nipponico che negli anni ci ha regalato i (tanti) capolavori del maestro Hayao Miyazaki. C’era una volta pure un redattore dall’animo geek – che vi scrive – partito per rivivere quella che, ai suoi tempi, fu una delle esperienze jRPG più delicate, toccanti e profonde mai sperimentate. Il suo equipaggiamento? Il fedele pad e una grande, grandissima dose di entusiasmo, utile ad accompagnare Oliver e i suoi amici in un viaggio davvero difficile da cancellare da memoria e cuore.

Un bambino, un pupazzo di pezza e una strega

Come avrete capito, la “missione” è quella di recensire la riedizione di Ni no Kuni: La minaccia della Strega Cinerea, ora più bello che mai grazie alle capacità computazionali dei device più attuali. Il gioco di ruolo con combattimenti a turni torna su PC, PS4 e Nintendo Switch sotto l’attenta supervisione dei ragazzi di QLOC, a cui è stata affidato il tanto atteso comeback di quella che è ormai una vera e propria saga – il secondo capitolo è già disponibile da tempo nei negozi. E se è vero che il comparto tecnico è stato sensibilmente migliorato, a rimanere invariata è la splendida narrazione originale. Quella che vede il piccolo Oliver perdere sua madre a seguito di una sua bravata, e risvegliare con le sue lacrime sincere Lucciconio, il re delle fate prima intrappolato nel corpo di un pupazzo di pezza da una maledizione. Sarà lui a svelare al giovanissimo protagonista l’esistenza di un mondo parallelo al suo, i cui abitanti hanno le stesse sembianze della realtà a lui familiare, così come ad iniziarlo alle arti di magia. Oliver e Lucciconio – uno timido e gentile, l’altro sfacciato e dalla personalità travolgente – decidono di unire le proprie forze per salvare la madre alternativa del ragazzino, nella speranza che anche la sua vera mamma possa essere strappata alla morte. Sul loro cammino, tra compagni di avventura improvvisati e nemici via via più coriacei, dovranno anche restituire i sentimenti alle persone soggiogate dal sortilegio della strega che dà nome al videogioco. Da qui, la storia di Ni no Kuni Remastered proseguirà senza deludere tutti coloro che si professano fan delle opere di Studio Ghibli, seguendo un intreccio narrativo fatto di colpi di scena e di personaggi di cui è impossibile non innamorarsi perdutamente.

La magia del cuore

Come il titolo di 9 anni fa, anche Ni no Kuni Remastered fonda gran parte del suo fascino sull’impegno artistico del team di sviluppo e su quello, inarrivabile e distintivo, dello Studio Ghibli, che ne ha realizzato le animazioni e le scene di intermezzo in tradizionale stile anime. Ma pure sulle sue meccaniche di gameplay tanto nostalgiche, che strizzano l’occhio ai veterani del genere e ad un combat system a turni – ma non per questo poco dinamico! Sotto l’occhio vigile del publisher Bandai Namco, i ragazzi di Level-5 hanno plasmato un’offerta ruolistica fatta di regole ben precise e di un pizzico di strategia. Il sistema si basa principalmente sull’utilizzo dei Famigli, creature dotate di armi e difese che – come i Pokémon – dovremo catturare, addestrare e far combattere al fianco di Oliver. Con lui, i Famigli condividono sia la barra della salute che quella della magia, da poter ricaricare con incantesimi, pozioni e occasionali statuette dislocate nella mappa di gioco. Come tipicamente accade negli RPG, anche ne La minaccia della Strega Cinerea otterremo punti esperienza dalle battaglie per far avanzare di livello il nostro party, migliorarne le statistiche e apprendere nuove abilità. Per le piccole creature, poi, avremo a disposizione del cibo per incrementare ulteriormente parametri specifici, così da personalizzare la nostra squadra a nostro piacimento. Non manca neppure un semplice sistema di bonus/malus: i nemici sono più vulnerabili a determinati tipi di Famigli, spingendoci a pianificare con attenzione quale schierare in campo, soprattutto contro i boss. Questo conferisce al titolo un retrogusto tattico assai piacevole, e mette sul piatto una difficoltà piuttosto bilanciata, permettendo di metabolizzare senza frustrazioni delle meccaniche per nulla banali.

Una favola in movimento

Nel 2010, Ni no Kuni era una gioia per gli occhi. Una fiaba in movimento ora film animato, ora delicata modellazione poligonale. Nel 2019 nulla è cambiato, ma anzi il lavoro degli sviluppatori per svecchiare quanto più possibile il comparto grafico e tecnico è evidente. Su PS4, il gioco viaggia a una risoluzione di 1080p a 60 FPS, mentre i possessori di Nintendo Switch dovranno accontentarsi dell’edizione base che gira a 720p e 30 FPS. PlayStation 4 Pro e PC, invece, garantiscono alte prestazioni: nel primo caso 4K a 30 fotogrammi al secondo o 1440p a 60 FPS, nel secondo caso 4K e 60 fotogrammi al secondo. Caratteristiche che sono in grado di restituire a video colori acquerellati, ambientazioni affascinanti e una magia di fondo che è impossibile riscontare in altri titoli di questo genere. Il tutto è accompagnato da una colonna sonora sublime, che porta la firma di Joe Hisaishi, uno dei compositori contemporanei più apprezzati nella Terra del Sol Levante. Lodevole, poi, la possibilità di selezionare il doppiaggio in giapponese – scelta altamente consigliata! -, godendo pure di un buon lavoro di sottotitolaggio in italiano, per cui si è scelto di mantenere il simpatico romanesco di Lucciconio.

Conclusioni

Ni no Kuni Remastered è un jRPG che non può assolutamente mancare nella collezione di ogni appassionato di ruolismi e grandi avventure. Il gioco di Level-5 e Studio Ghibli è solido, ammaliante e artisticamente superbo, dall’intreccio narrativo fatto di toni drammatici e piccoli e poetici racconti, capaci di incastonare La minaccia della Strega Cinerea nella Hall of Fame dei capolavori senza tempo. Il nostro consiglio è di aprire senza indugi le porte del vostro cuore alla magia, non lasciandovi scappare un’opera miliare di ieri, oggi e domani.

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Pro

– Visivamente bellissimo
– Le animazioni di Studio Ghibli sono un plus inarrivabile
– Sistema di combattimento profondo e mai banale

Contro

– Nessun bonus per la versione rimasterizzata
– Finisce :)

VOTO FINALE: 8.5/10