La demo di Final Fantasy 7 Remake conquista la Milan Games Week 2019: le nostre impressioni dalla fiera

Abbiamo finalmente provato con mano - e pad! - il remake più atteso di sempre tra i padiglioni della Milan Games Week 2019

Final Fantasy 7 Remake demo su PS4

INTERAZIONI: 46

Inutile non ammetterlo, Final Fantasy 7 Remake è stata una delle più grandi attrazioni della più recente edizione di Milan Games Week. La fiera videoludica meneghina, una “tre giorni” che ha illuminato di animo geek il capoluogo lombardo dal 27 al 29 settembre, ha infatti ospitato per la prima volta in Italia una intensa demo del rifacimento più atteso del prossimo anno. Quello di una leggenda – classe 1997 – che non ha solo fatto la storia della prima PlayStation, ma anche del settore tutto, ergendosi a pietra miliare nel genere dei giochi di ruolo di stampo giapponese. Square Enix lo sa bene, ed è per questo che ha sempre parlato di un titolo che vuole essere molto più che un semplice remake. Il ritorno della settima Fantasia Finale, fissato per il 3 marzo solo su PlayStation 4 e PlayStation 4 Pro, si fa reinterpretazione di un’esperienza del passato considerata fino ad ora intoccabile, che pare essere in grado di catturare i cuori tanto degli appassionati di vecchia data quanto delle nuove generazioni.

La massima espressione di questo lodevole – e decisamente ambizioso – intento è proprio quel sistema di combattimento che in sede di annuncio fece tanto preoccupare i veterani. Final Fantasy 7 Remake propone un combat system ibrido tra scontri in tempo reale e una buona dose di pianificazione tattica, che riesce a connettere in un mosaico quasi perfetto gli elementi tipici del settimo Final Fantasy con quelli che possiamo ricondurre alle produzioni più recenti, tra parate, fendenti e schivate. La prova a tempo messa a disposizione del folto pubblico presente alla Milan Games Week 2019 voleva mostrare proprio le potenzialità del sistema messo a punto dalla compagnia del Chocobo. E, bisogna ammetterlo, l’emozione una volta impugnato il pad è stata tangibile. Era la stessa che ho letto negli occhi di quanti, prima di me, lasciavano la postazione messa in piedi da Sony e Koch Media, tra colleghi, amici di vecchia data e perfetti sconosciuti accomunati da un profondo amore e rispetto per una delle opere ruolistiche più importanti di sempre. Nei panni di Cloud Strife ci siamo allora ritrovati nel Settore 1 del reattore Mako, con il fedele Barret al nostro fianco. A colpire, prima di tutto, è inevitabilmente il comparto grafico, con i personaggi ora sensibilmente più realistici ma comunque dotati dei loro indimenticabili tratti distintivi, ancora ben evidenti.

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Delizia invece il repertorio di mosse a disposizione dei due personaggi, gli unici controllabili nella demo della Games Week milanese nonostante Square Enix abbia già mostrato al pubblico sequenze di giocato con Aerith e Tifa. Un repertorio che nei circa 20 minuti a disposizione abbiamo potuto esibire nel noto scontro con il boss Guard Scorpion, almeno dopo aver eliminato una manciata di nemici più deboli e aver preso confidenza con i controlli esplorando location fatte di luci al neon e freddo metallo. Il biondo protagonista si dimostra più orientato all’azione rispetto al compagno, colpendo i nemici con pesanti affondi della sua enorme spada. Cloud infatti può eseguire attacchi semplici con la Buster Sword per riempire la barra ATB, un classico che ritorna in chiave moderna, così da effettuare attacchi speciali naturalmente più devastanti – e splendidamente scenografici. Torna pure la barra degli MP per lanciare le diverse magie, mentre subendo danni va a riempirsi la barra della Limit. Durante gli scontri con i nemici è anche possibile prendere il controllo di altri personaggi in modo assai intuitivo, semplicemente utilizzando la croce direzionale. Passando a Barret, ad esempio, sono stato in grado di colpire avversari posti su luoghi troppo altri per essere raggiunti dalla lama di Cloud, grazie alla sua fedele mitraglietta. Quando andremo a selezionare una magia o una abilità, l’animo tattico del remake di Final Fantasy 7 andrà a sbocciare in tutta la sua evidente bellezza: scegliendo di intraprendere azioni articolate, il tempo andrà in pausa tattica, consentendoci di avviare la nostra strategia. Non solo, questa opzione potrà essere disattivata permettendo situazioni più dinamiche senza spezzare il ritmo degli scontri, e lasciando respirare a schermo un impianto registico bilanciato e davvero di impatto.

Se molti di voi credono che la prima boss battle di Final Fantasy 7 Remake sia, come spesso accade in questo genere di titoli, una mera formalità, dovrebbe pensarci due volte. Lo scontro con il Guard Scorpion non è solo più pirotecnico che mai, ma anche piuttosto impegnativo, spingendomi a mantenere l’attenzione piuttosto alta durante tutta la durata della demo. E, senza paura di esagerare, capace di lasciarmi un enorme sorriso sul volto. Certo, è troppo presto per sbilanciarsi, ma l’idea dalla Milan Games Week è quella di trovarsi di fronte al remake che noi tutti abbiamo sempre sognato, da attendere con rinvigorita curiosità.