Gli occhi sono tutti puntati su EMUI 10, l’ultima versione dell’interfaccia utente proprietaria di Huawei, naturalmente basata su Android 10, a dispetto di quanto si vada vociferando in questo periodo (che il produttore cinese ed il governo USA siano ai ferri corti è cosa risaputa, ma la cosa non ha impedito all’OEM di andare avanti per la sua strada, almeno fino a questo momento).
L’IFA 2019 di Berlino è stato teatro di divulgazioni inedite, a partire dal nuovo processore Kirin 990, che sappiamo debutterà a bordo dei Mate 30. La fase di testing di EMUI 10 è già partita, così come la timeline relativa alla distribuzione dell’aggiornamento è stata puntualmente diffusa. Il 19 settembre toccherà ai Mate 30, mentre a novembre alla gamma dei P30 e P30 Pro. A dicembre EMUI 10 arriverà su Mate 20, Mate 20 Pro e Mate 20 RS, oltre che per il Mate 20X (4G) ed i vari Honor 20, Honor View 20 e Honor 20 Pro. Nel marzo 2020 sarà la volta del P30 Lite, della serie dei P20 e dei Mate 10. Infine, nel Q2 2020, EMUI 10 raggiungerà tutti gli altri modelli, non meglio specificati nella timeline (in totale dovremmo star parlando di 30 e più dispositivi Huawei e Honor, tutti pronti a ricevere, quale prima e quale dopo, l’upgrade alla nuova MIUI 10, basata su Android 10).
Restiamo in attesa di capire come evolverà la situazione tra l’OEM ed il governo USA; se non si dovesse trovare la giusta soluzione, Richard Yu, CEO della società di Shenzen, ha già fatto sapere che HarmonyOS potrebbe debuttare a bordo dei prossimi Huawei P40, il cui lancio è previsto per la primavera del 2020. Ci auguriamo, naturalmente, che tutto si risolva per il meglio ed nella maniera più indolore possibile: staremo a vedere cosa accadrà, e se alla fine le due parti riusciranno a trovare il giusto punto di incontro in grado di soddisfare le esigenze di tutti, utenti compresi.